Advertisement Skip to content
Rinnovabili

Energia 100% rinnovabile? Meglio di no. Ecco perché

È quanto emerge da uno studio statunitense pubblicato su Energy & Environmental Science che mostra le difficoltà pratiche di un simile sistema

Alimentarsi esclusivamente con fonti rinnovabili? Può sembrare una buona idea ma in realtà non è così. È quanto dimostra uno studio pubblicato su Energy & Environmental Science che mostra le difficoltà pratiche nel passare a una fornitura 100% rinnovabile disdegnando altre fonti in grado di garantire energia e di non produrre Co2 come accade, ad esempio, con il nucleare o i combustibili fossili abbinati alla tecnologia del carbon capture & storage.

SERVIREBBERO  MASSICCI INVESTIMENTI NELLO STOCCAGGIO E NELLE RETI DI TRASMISSIONE

Lo studio, condotto da un team americano, ha evidenziato che eolico e solare potrebbero da sole soddisfar in modo affidabile l’80% circa di tutta la recente domanda di elettricità degli Stati Uniti, ma sarebbero necessari investimenti massicci nello stoccaggio e nella trasmissione di energia per evitare grossi blackout. Spingere per soddisfare il 100% della domanda con queste risorse richiederebbe, inoltre, la costruzione di un gran numero di parchi eolici e solari aggiuntivi oppure un’espansione dello stoccaggio di energia elettrica in misura tale da risultare proibitivamente costosa ai prezzi attuali. O entrambe le cose.

IL PROBLEMA FONDAMENTALE? L’INTERMITTENZA

energia rinnovabileIl problema fondamentale è che il sole non sempre splende e il vento non sempre soffia. Lo studio ha analizzato 36 anni di dati meteorologici orari e ha riscontrato lacune nella produzione di energia rinnovabile anche su scala continentale. Basandosi solo su queste fonti intermittenti sarebbe necessario costruire molti altri parchi solari ed eolici aggiuntivi che finirebbero per produrre però energia in eccesso durante i periodi particolarmente soleggiati e ventosi, oppure enormi sistemi di stoccaggio in grado di accumulare ore se non addirittura settimane, di energia. I sistemi di stoccaggio, tuttavia, sono incredibilmente costosi nel caso delle batterie e geograficamente limitati nel caso dell’idroelettrico. Un’altra possibilità è quella di costruire percorsi di trasmissione a lunga distanza che potrebbero trasportare elettricità in tutto il paese nel momento in cui ciò risulterebbe necessario. Anche le linee di trasmissione a lunga distanza sono costose e possono richiedere decenni per essere approvate e costruite.

I VANTAGGI DI NUCLEARE E CENTRALI A GAS C&S? LA FLESSIBILITA’

Solo arrivare all’80% della domanda con la sola energia eolica e solare richiederebbe un sistema di trasmissione ad alta velocità a livello statunitense o 12 ore di stoccaggio dell’elettricità dell’intero sistema. Un sistema di stoccaggio a batterie di simili dimensioni in tutti gli Stati Uniti costerebbe più di 2,5 trilioni di dollari. Per soddisfare tutte le esigenze annuali di energia elettrica del paese con il 99,97 per cento di affidabilità, secondo lo studio, i servizi pubblici dovrebbero costruire 12 ore di stoccaggio più almeno il doppio della quantità di generazione di energia rinnovabile. Oppure le aziende dovrebbero realizzare un po’ più di eolico e solare accoppiato con almeno un mese di stoccaggio di energia. Il vantaggio di altre opzioni pulite come il nucleare o il gas naturale con cattura della Co2, è che queste fonti possono fornire sempre energia o, almeno nel secondo caso, possono aumentare o diminuire rapidamente la creazione di elettricità per soddisfare la domanda. “I politici farebbero bene a considerare i dati e i compromessi che risultano da questo tipo di analisi prima di realizzare sistemi basati sul 100% di eolico e solare”, ha dichiarato Nathan Lewis, chimico del California Institute of Technology e coautore dello studio.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su