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Patto di ferro Us-Ue sul Gnl. Perry: il gas russo non è affidabile, chiedete agli ucraini

Tutto è nata quasi un anno fa, dalla dichiarazione comune firmata lo scorso 25 luglio 2018 a Washington dal presidente Jean Claude Juncker e dal Presidente Donald Trump. Da allora è stato boom di import: +272%

Un’alleanza sempre più stretta quella tra Unione europea e Stati Uniti sul gas. Settantacinque anni dopo aver liberato l’Europa dall’occupazione della Germania nazista, “gli Stati Uniti stanno ancora offrendo una forma di libertà al continente europeo. E piuttosto che sotto forma di giovani soldati americani, è sotto forma di gas naturale liquefatto”. Sono le parole del segretario all’Energia Usa Rick Perry, sbarcato a Bruxelles in occasione dell’High-Level Business-to-Business Energy Forum durante il quale i numeri uno delle aziende delle due sponde dell’Atlantico si sono ritrovati per discutere le modalità per migliorare il commercio del Gnl, il ruolo degli Stati Uniti nel processo di competitività e le opportunità che questo combustibile può giocare nel settore dei trasporti.

gnlA MARZO OLTRE 1,4 MILIARDI DI MC DI GNL

Tutto è nata quasi un anno fa, dalla dichiarazione comune firmata lo scorso 25 luglio 2018 a Washington dal presidente Jean Claude Juncker e dal Presidente Donald Trump per rafforzare la cooperazione Ue-Usa sull’energia, nell’export di gas naturale liquefatto (Gnl) statunitense verso il mercato europeo. Dal primo carico di aprile 2016 le esportazioni di Gnl Usa verso l’Ue sono aumentate in modo sostanziale e hanno visto un forte aumento dopo l’incontro dello scorso anno. Di conseguenza a marzo 2019 si è registrato il volume più alto di scambi commerciali di Gnl tra Ue e Usa con oltre 1,4 miliardi di metri cubi.

DA LUGLIO 2018 LE ESPORTAZIONI USA DI GNL SONO AUMENTATE DEL 272%

A testimoniare il boom impresso al commercio del combustibile tra le due sponde dell’Atlantico dopo l’incontro di Washington i numeri resi noti dalla commissione Ue: da luglio 2018 le esportazioni Usa verso la Ue di gas liquefatto naturale sono aumentate del 272%. In questi nove mesi il Vecchio Continente ha ricevuto, nel complesso, 10,4 miliardi di metri cubi. Con una quota del 12,6% finora nel 2019, gli Stati Uniti sono il terzo maggiore fornitore europeo di combustibile: il vecchio Continente è stata addirittura la principale destinazione del gas liquefatto statunitense a gennaio e febbraio di quest’anno, prima ancora dell’Asia. In termini di importazioni totali di Gnl dell’Ue, la quota Usa è stata del 13,4% negli ultimi sei mesi, rispetto al 2,3% prima della dichiarazione congiunta.

DAL 2016 OLTRE 110 CARICHI DI GNL DAGLI USA. QUOTA DI MERCATO AL 30%

Non solo: dall’inizio del 2016, l’Ue ha ricevuto oltre 110 carichi di Gnl dagli Stati Uniti. Nel 2017 l’Europa ha rappresentato oltre il 10% delle esportazioni totali di gas liquefatto statunitense, rispetto al 5% del 2016. Nel 2018, circa l’11% delle esportazioni statunitensi di Gnl è stato destinato al mercato europeo. Nei 9 mesi successivi alla dichiarazione congiunta (agosto 2018 – aprile 2019), questa quota è salita a circa il 30%.

DAL 2020 OBIETTIVO 18 MILIARDI DI METRI CUBI DI GNL USA IN EUROPA

L’Unione europea ha sottolineato in una nota, di essere “pronta a facilitare maggiori importazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, se le condizioni del mercato saranno giuste e i prezzi competitivi”. Ciò consentirà agli esportatori statunitensi di rafforzare ulteriormente la loro posizione sui mercati europei contribuendo nel contempo agli obiettivi dell’Ue in materia di sicurezza dell’approvvigionamento e diversificazione. Gli Stati Uniti, ha infatti dichiarato Perry, hanno intenzione di incrementare l’export puntando ad arrivare ad almeno 18 miliardi di metri cubi all’anno dal 2020.

DURANTE IL FORUM OCCASIONE PER LE IMPRESE DI COGLIERE NUOVE OPPORTUNITA’

Il forum, aperto dal commissario europeo per l’Azione e l’energia per il clima Miguel Arias Cañete e dal segretario per l’energia degli Stati Uniti Rick Perry, ha offerto anche alle imprese americane ed europee l’opportunità di tracciare ulteriori azioni per cogliere pienamente le opportunità commerciali del gas liquefatto. In particolare si è parlato di nuove infrastrutture per lo sviluppo upstream, di liquefazione e rigassificazione, ma anche di distribuzione, nonché di nuovi modelli di business e strumenti finanziari in un mercato in evoluzione.

CAÑETE: NOSTRO OBIETTIVO COMUNE APPROFONDIRE ULTERIORMENTE LA NOSTRA COOPERAZIONE ENERGETICA

La riunione, che rappresenta di fatto un chiaro segnale del rafforzamento della cooperazione Usa-Ue nel settore dell’energia, ha inoltre offerto l’occasione per un faccia a faccia tra il Commissario europeo Miguel Arias Cañete e il Segretario per l’Energia statunitense Rick Perry. “La sicurezza energetica è una delle principali storie di successo della nostra cooperazione transatlantica e una di quelle in cui entrambi abbiamo un vivo interesse reciproco – ha commentato Cañete -. È pertanto nostro obiettivo comune approfondire ulteriormente la nostra cooperazione energetica. Il gas naturale rimarrà una componente importante del mix energetico dell’Ue nel prossimo futuro mentre ci spostiamo verso fonti di energia più pulite. Data la nostra forte dipendenza dalle importazioni, il gas naturale liquefatto degli Stati Uniti, se a prezzi competitivi, potrebbe svolgere un ruolo sempre più strategico nell’approvvigionamento di gas dell’Ue”.

PERRY: QUANDO SI TRATTA DI GAS, OGNUNO DI NOI HA CIÒ DI CUI L’ALTRO HA BISOGNO PER TRARRE UN ENORME VANTAGGIO RECIPROCO. IL GAS RUSSO? POTREMMO NON COMPRARE AUTO UE, ANCHE AFFIDABILITA’ È IMPORTANTE

“La discussione di oggi è il proseguimento della dichiarazione congiunta dello scorso luglio tra il presidente Trump e il presidente Juncker sul rafforzamento del nostro partenariato strategico nel settore dell’energia. Condividiamo una storia di cooperazione transatlantica, in tempi buoni e cattivi, e insieme promuoviamo il nostro patrimonio di libertà – ha aggiunto Il Segretario all’Energia degli Stati Uniti, Rick Perry -. La forza di questa relazione può essere vista in particolare nell’energia. Quando si tratta di gas naturale, ognuno di noi ha ciò di cui l’altro ha bisogno per trarre un enorme vantaggio reciproco dall’avanzamento delle nostre relazioni energetiche”. Perry, ha anche lanciato un avvertimento piuttosto esplicito agli europei sul legame fra l’impegno dell’Ue, rispondendo a un giornalista che chiedeva perché le imprese europee dovrebbero preferire il Gnl americano al metano russo, molto meno caro. “Se vi basta comprare il prodotto meno caro che potete trovare sul mercato, senza considerare se la fornitura è disponibile 24 ore su 24, sette giorni su sette, in ogni periodo dell’anno; se tutto quello che vi interessa è il basso costo delle forniture, allora – ha osservato Perry con un sorriso allusivo – potreste non acquistare una Bmw, una Mercedes Benz o un’altra di quelle belle auto che vengono dall’Ue: potreste comprare auto meno care altrove, ma potrebbero non essere altrettanto affidabili. Il punto è lo stesso con il gas russo: se chiedete ai nostri amici ucraini, vi diranno che la disponibilità e l’affidabilità della fornitura non ci sono sempre”, ha concluso il segretario di Stato Usa all’Energia.

DIVERSIFICAZIONE; SICUREZZA E DECARBONIZZAZIONE LE PAROLE CHIAVE

Ma il gas è importante per l’Europa anche per un altro motivo: l’aumento delle importazioni di Gnl Usa contribuirà, infatti, “all’obiettivo europeo di diversificare l’approvvigionamento energetico. Competitivo, liquido e stabile, il mercato del gas dell’Ue è il secondo più grande al mondo dopo quello degli Stati Uniti – ha evidenziato la commissione Ue in una nota -. Si prevede che le importazioni europee di gas aumenteranno negli anni a venire man mano che la produzione nazionale diminuirà, mentre si prevede che la domanda rimarrà a un livello comparabile visto che il gas è stato identificato come un importante combustibile di transizione negli sforzi dell’Ue per decarbonizzare l’economia”.

LA CAPACITÀ EUROPEA: ENTRO IL 2022 TUTTI I PAESI UE AVRANNO ALMENO TRE VIE DI ACCESSO PER IL GAS

L’Unione europea dispone di capacità di import di gas naturale liquefatto ben sviluppata, con circa 150 miliardi di metri cubi attualmente disponibili. Allo stesso tempo, data la loro importanza strategica per la diversificazione e la sicurezza dell’approvvigionamento, si stanno ampliando le capacità attuali e si stanno sviluppando nuove capacità. Tra gli sviluppi più recenti vi sono: la firma di un accordo di finanziamento tra il governo polacco e la società Polskie LNG per l’estensione del terminale di gas naturale liquefatto a Świnoujście, nella Polonia nordoccidentale sulla costa del Mar Baltico, il 24 aprile. L’Ue ha investito quasi 128 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale per l’ampliamento di questo terminale, che si aggiungono ai 224 milioni di euro già investiti nel precedente periodo di finanziamento. La decisione finale di investimento del terminale Gnl sull’isola di Krk in Croazia nel gennaio 2019 (l’Ue ha contribuito con un totale di 124 milioni di euro (di cui 108 milioni di euro per il terminale e 16 milioni di euro per il gasdotto di evacuazione). E lo sviluppo della capacità in Grecia, Spagna, Irlanda, Svezia e Cipro. L’Ue stima che entro il 2022 tutti gli Stati membri (tranne Malta e Cipro) avranno accesso a tre fonti di gas e 23 Stati membri avranno accesso al mercato globale del Gnl.

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