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Rapporto Energia UE: Italia promossa a metà

Il quadro del Rapporto sull’energia elaborato dalla Commissione UE sembra essere preoccupante (a metà)

 

ueSecondo il quadro descritto nel terzo rapporto UE sull’avanzamento dell’Unione in ambito di Energia, l’Italia è stata promossa per l’uso di energie rinnovabili ma bocciata per la qualità dell’aria e per i prezzi finali dell’energia.

La Commissione riconosce che con il 17,1% di energia prodotta dal rinnovabile italiano al 2015,l’Italia ha già raggiunto l’obiettivo per il 2020″ mentre la quota di energie provenienti da fonti rinnovabili sul totale dei consumi finali di elettricità e riscaldamento “è più che raddoppiata nei 10 anni fra il 2005 e il 2015, dal 16,3% al 33,5% nel primo caso e dall’8,2% al 19,2% nel secondo”.

Il Bel Paese vanta “una specializzazione considerevole nelle tecnologie per l’energia eolica”.

Due le note negative: la prima riguarda la qualità dell’aria in Italia e che, stando a quanto afferma la Commissione, continua ad essere motivo di preoccupazione. L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha stimato, per il 2013, 66.630 morti premature attribuibili alle concentrazioni elevate di inquinanti – costituite da Pm2, le famose “polveri sottili” e NO2, il diossido di azoto.

Per quanto riguarda le Pm2, nel 2015 i limiti consentiti sono stati superati in 18 zone hanno superato i limiti consentiti e in 21 per NO2. La seconda nota dolente concerne la rilevazione che i prezzi pagati dai consumatori finali per le bollette di elettricita’ e gas sono “superiori alla media Ue” e “fra i piu’ alti d’Europa”.

 

Giovanni Malaspina

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