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San Basilio San Foca

Tap, nuovi attacchi al cantiere. Tre feriti

Ancora violenza a Melendugno: rappresentanti No Tap hanno lanciato pietre e fumogeni contro orze dell’ordine e guardie di vigilanza privata. Tap: manca sicurezza

 

Nuovi episodi di violenza contro Tap, presso il cantiere di San Basilio, dove è in corso di realizzazione il pozzo di spinta per la costruzione del microtunnel per l’approdo del gas azero in Italia e in Europa. Le manifestazioni di dissenso dei No tap, che già da due giorni impediscono alle maestranze e ai mezzi di entrare al cantiere, oggi sono sfociati in atti di violenza, che hanno provocato tre feriti.

tapAi blocchi stradali, ai tentativi di sfondamento dei cancelli, alle minacce personali ai lavoratori, si sono aggiunti lanci di pietre, di fumogeni e di altri materiali contundenti contro le forze dell’ordine e le guardie di vigilanza privata”, denuncia l’azienda, esprimendo solidarietà ai feriti impegnati a tutelare l’incolumità dei lavoratori. Risultano ferite, seppur in maniera lieve, una funzionaria di pubblica sicurezza e due guardie di vigilanza privata. Sono stati inoltre vandalizzati alcuni mezzi e autovetture.

“TAP – continua la società – denuncia l’assenza delle condizioni di sicurezza e serenità necessarie per svolgere lavori regolarmente autorizzati, come diretta conseguenza del mancato rispetto della legge e della convivenza civile da parte di una frangia sempre più violenta e lontana da ogni manifestazione di pacifico dissenso”. L’azienda “confida nel supporto delle autorità e delle istituzioni per garantire la ripresa dei lavori in adeguate condizioni di sicurezza”.

Non è certo la prima volta che i manifestanti No Tap provino a far valere le loro idee con atti da condannare. Ricordiamo, infatti, che già in passato, il cantiere è stato preso di mira da vandali: tra le altre cose, quasi tutti i muretti a secco, peraltro notoriamente sottoposti a vincolo paesaggistico, adiacenti alle strade interpoderali, sono stati distrutti da appartenenti al Movimento No Tap, al fine di realizzare barricate ed ostacoli per impedire il transito dei mezzi di cantiere.

“Gravissimo. Solidarietà a operai e forze dell’ordine. E tutto per un tubo di un metro di diametro che passa 16 metri sotto la costa. Incredibile”, ha commentato su Twitter Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico.

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