Tra le linee guida del Carroccio per Agsm-Aim “maggioranza del capitale al socio pubblico, modello di governance che riconosca ad Agsm un ruolo centrale, presidio del territorio, l’esclusiva per i soci locali nei business sul territorio, la salvaguardia occupazionale
Continuano le schermaglie politiche attorno al progetto di fusione tra Agsm-Aim più un partner industriale di rilievo. La scorsa settimana la Lega veronese ha annunciato una mozione da presentare a Palazzo Barbieri per fissare dei paletti precisi attorno all’operazione.
CHI SONO I PARTNER INDUSTRIALI PIU’ ACCREDITATI
Tra i partner industriali più probabili “la lombarda A2A ma non esclusa l’emiliana Hera mentre più distanziate sembrano essere Iren e Dolomiti”, si legge sul Corriere di Verona secondo il quale “Il presidente di Agsm Daniele Finocchiaro sta esplorando la possibilità di aprire un tavolo di trattativa a tre, anche se restano da definire alcune questioni non da poco conto” come “i rapporti di forza nella nuova società”.
COSA DICE LA MOZIONE DEL CARROCCIO
Ed ecco quindi la mozione del Carroccio: “Noi – spiega Nicolò Zavarise, commissario provinciale del Carroccio ma anche assessore della giunta Sboarina – siamo pronto a sederci ad un tavolo con chi sia d’accordo su alcune posizioni precise” come il riconoscere ad Agsm un “ruolo centrale nelle scelte strategiche future”. “La mozione leghista, che verrà messa ai voto in consiglio comunale, prevede le linee guida indicate da Zavarise: maggioranza del capitale al socio pubblico (Agsm-Aim) con un ‘modello di governance che riconosca ad Agsm un ruolo centrale nelle scelte strategiche, qualunque sia l’evoluzione futura della partnership. E poi il presidio del territorio, l’esclusiva per i soci locali nei business sul territorio, la salvaguardia occupazionale”.