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Tempa Rossa

Basilicata, M5S: Governo consideri sospensione impianti Viggiano e Corleto Perticara

L’interrogazione M5S riguarda i due impianti petroliferi di Eni e Total che al momento sono ancora al lavoro con tecnici e operai

Impianti petroliferi di Viggiano e Corleto Perticara ancora nel mirino dei Cinque Stelle. Complice l’epidemia di coronavirus e il proseguo delle attività nei due siti di Eni e Total, i deputati pentastellati (Cillis, Del Sesto, Sut, Alberto Manca, Testamento e Maglione) hanno chiesto in un’interrogazione a risposta scritta al premier, al ministro dello Sviluppo economico della Salute e dell’Ambiente, “se il Governo non ritenga opportuno adottare ogni iniziativa di competenza utile e necessaria affinché venga presa in considerazione la sospensione delle attività dei due impianti petroliferi di Viggiano e Corleto Perticara”.

ENI HA RIDOTTO DEL 30% IL LAVORO, TOTAL ANCORA DEVE DECIDERE

La premessa da cui partono i deputati M5S è che “la regione Basilicata è interessata da anni dalle attività delle estrazioni petrolifere; sul suo territorio insistono due impianti di trattamento e pre-raffinazione del petrolio, il Cova di Viggiano e l’impianto Tempa Rossa di Corleto Perticara – si legge nel testo -. Nei giorni scorsi l’Eni, a causa dell’epidemia del Coronavirus, ha comunicato di avere ridotto del 30 per cento le attività dell’impianto di Viggiano e di aver attivato tutte le procedure per fare ricorso allo smart-working; la Total, invece, pare che ancora non abbia preso alcun provvedimento in merito e alla richiesta del sindaco di Corleto ha declinato ogni possibilità di aiuto concreto, adducendo come giustificazione la crisi in cui il settore è piombato a causa dell’epidemia”.

TIMORI TRA IL PERSONALE

“Tuttora, a quanto consta agli interroganti, all’interno dei due centri di trattamento sono ancora al lavoro tecnici e operai e per il loro funzionamento vengono impiegati numerosi automezzi che entrano ed escono dall’area degli impianti utilizzando le strade comunali; in particolare, al Cova di Viggiano vengono utilizzate delle autocisterne per il trasporto dei reflui petroliferi che vengono trattati in altri siti – scrivono i deputati -. Con il passare delle ore stanno montando sempre più i timori e la paura delle maestranze e dei lavoratori dell’Eni, della intera area industriale di Viggiano, e del centro Oli di Tempa Rossa a Corleto Perticara per la consapevolezza di poter diventare, loro malgrado, ignari vettori della pericolosa epidemia virale; per il tramite delle loro rappresentanze sindacali, i lavoratori stanno chiedendo la sospensione immediata delle attività lavorative”.

LA RICHIESTA M5S AL GOVERNO

“Purtroppo, ci si trova nel pieno di una grave e complessa emergenza sanitaria che sta interessando e mettendo a dura prova tutto il territorio nazionale e tutti i settori economici e produttivi – si legge ancora -; il Governo con l’emanazione dei vari decreti e di ulteriori provvedimenti sta cercando, al fine di tutelare la salute pubblica, di contenere e mettere argine alla propagazione dell’epidemia con la limitazione e il blocco di quasi tutte le attività del Paese; negli ultimi giorni i territori dove insistono i due impianti sono stati interessati da diversi casi di persone risultate positive ai tamponi del coronavirus e, pertanto, si è dovuto ricorrere alla chiusura totale di alcuni comuni”. Da qui la richiesta al governo sulla possibilità di sospendere l’attività dei due impianti petroliferi di Viggiano e Corleto Perticara.

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