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Petrolio, i tagli di Adnoc una goccia nel mare

Secondo i trader le riduzioni decise dalla compagnia non potranno correggere in maniera significativa l’eccesso di offerta del mercato del petrolio

I volumi di greggio tagliati da Abu Dhabi National Oil Company (Adnoc) per il mese di maggio avvicinano il mercato al riequilibrio, ma non riescono a correggere in misura significativa l’eccesso di offerta del mercato. È l’opinione espressa dai trader asiatici secondo quanto riferito da S&P GlobalPlatts.

TAGLI NON SUFFICIENTI A RIEQUILIBRARE IL MERCATO

“Qualunque cosa facciano in termini di tagli per maggio non è sufficiente a riequilibrare il mercato”, ha affermato un trader senior con sede a Singapore, aggiungendo che “l’impatto complessivo è basso in quanto devono avere uno stoccaggio molto elevato da quando hanno accelerato la produzione ad aprile “.

Adnoc ha informato i clienti che avevano contratti con aumenti dei volumi mensili, che avrebbe ridotto la quantità di volumi disponibili per l’esportazione nel mese di maggio. L’azienda taglierà le qualità di greggi Murban e Upper Zakum del 15% e quelli di Umm Lulu e Das Blend del 5% a partire dal prossimo mese.

INTERVENTO NASCE DAI TAGLI DECISI DA OPEC+

La decisione di Adnoc segue l’impegno degli Emirati Arabi Uniti di tagliare la produzione da circa 4,1 milioni di barili al giorno a circa 2,5 milioni di barili al giorno secondo l’ultimo accordo Opec+, che vedrà 23 paesi coordinarsi per ritirare dal mercato 9,7 milioni di barili al giorno a maggio e giugno.

Ma la domanda di petrolio è destinata a ridursi di quasi 30 milioni di barili al giorno su base annua in aprile, secondo i rapporti di mercato, lasciando i mercati globali pesantemente forniti in eccesso nonostante l’accordo sul taglio della produzione.

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