Skip to content
idroelettrico

La Cina domina anche l’idroelettrico, l’Ue frena e l’Italia…

La Cina guadagna il primato anche nell’idroelettrico. Intanto, l’Italia è alle prese con il nodo rinnovo delle concessioni

Dopo le materie prime critiche e le auto elettriche ora la Cina detiene anche il dominio su un altro elemento centrale nella transizione green: l’idroelettrico. Infatti, Pechino è diventato il maggiore produttore di energia elettrica generata dall’acqua, secondo gli ultimi dati pubblicati dal think tank britannico Ember. Come ha fatto? L’Italia può competere?

IDROELETTRICO, LA CLASSIFICA

Nel 2022 la Cina ha generato circa 1.303 terawattora di energia idroelettrica, il 31% del totale prodotto nel mondo. La classifica vede il Brasile al secondo posto con 427 TWh, seguito da Canada (398 TWh), Stati Uniti (249 TWh) e Russia (198 TWh).Guadagna terreno l’India, sesto produttore di energia idroelettrica al mondo. Nel 2022 gli impianti installati nel Paese hanno generato circa 175 TWh, il 9,4% della produzione di energia elettrica nazionale. Secondo Ember, i combustibili fossili hanno rappresentato più di tre quarti (77 per cento) della produzione di energia elettrica in India nel 2022, guadagnandosi il primato di stato per lo più da carbone (74 per cento), seguita da gas (2,7 per cento). Le emissioni dell’India sono guidate da questa dipendenza dai combustibili fossili così come dalla sua grande popolazione, anche se le emissioni pro capite sono basse.

Il paese ha fissato l’obiettivo di aumentare la quota di fonti di combustibile non fossile nella sua capacità di generazione di energia elettrica al 50 per cento entro il 2030.

CHE SUCCEDE IN ITALIA?

L’idroelettrico resta la principale fonte di energia rinnovabile in Italia, ma la siccità e l’età avanzata di molti impianti preoccupano. Problematiche a cui si aggiunge l’imminente scadenza di molte concessioni, che secondo le norme europee dovrebbero essere assegnate attraverso nuovi bandi. Nel 2021 la fonte ha coperto il 39% della produzione complessiva, ma l’anno successivo ha visto un crollo importante. Nonostante le difficoltà, l’idroelettrico conserva il primato tra le rinnovabili.

Attualmente sono installati 4.582 impianti, secondo gli ultimi dati di Terna. Quasi 4.000 di questi, l’81,3%, si trovano al Nord. Invece, nel Centro e nel Sud sono operativi rispettivamente 572 e 334 infrastrutture. Complessivamente, gli impianti idroelettrici italiani hanno una potenza installata di 21,73 GW.

IDROELETTRICO, IL NODO CONCESSIONI

Il potenziale idroelettrico italiano è stato sfruttato in buona parte, ma l’ammodernamento delle infrastrutture e la realizzazione di nuovi impianti di piccole dimensioni potrebbero favorire la crescita di questa fonte. Molte infrastrutture hanno raggiunto ormai un’età avanzata, che pesa sulla capacità di generare energia. Secondo uno studio di Althesys, il solo rinnovamento tecnologico di un terzo degli impianti italiani potrebbe aumentare l’energia generata annualmente quasi del 10%, già entro la fine dei questo decennio.

“Sto valutando la questione delle concessioni idroelettriche da molto tempo. La situazione di obbligo gara nasce qualche anno fa al momento di determinazione vincoli Pnrr, quando non c’era ancora una crisi energetica e un fronte riguardante la sicurezza. Oggi credo che dobbiamo trovare un’altra via. Dobbiamo lavorare con l’Ue e con il ministro Fitto per trovare un punto di equilibrio che ci consenta di rinnovare le concessioni con vincoli molto forti di modernizzazione perché l’idroelettrico in questo momento rappresenta metà delle rinnovabili e abbiamo ancora spazio per fare altri bacini”, ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin intervistato da Sky Tg24 Economica.

CHI USA PIÙ ENERGIA IDROELETTRICA AL MONDO?

La Norvegia ha la maggiore quota di energia idroelettrica nel suo mix elettrico, con l’87,5%. Solamente il Paraguay ha numeri più alti in termini di quota della produzione totale di elettricità (99,7 per cento). Male invece l’India, lo Stato più dipendente dal carbone nella produzione di energia elettrica (74%). Il gas, invece, copre il 2,7%.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su