Anna-Kaisa Itkonen, portavoce dell’Unione europea per l’energia, ha spiegato che “non vogliamo essere eccessivamente dipendenti da un singolo fornitore, abbiamo imparato la lezione. In ogni caso, gli Stati Uniti restano un partner importante, mentre diversifichiamo le nostre fonti energetiche; siamo disposti a discutere e negoziare”
La Commissione europea ha dichiarato di essere “disposta a negoziare” l’acquisto di più gas statunitense, come suggerito dal presidente americano Donald Trump, per ridurre i dazi. Tuttavia, la Commissione ha chiarito che non è Bruxelles a discutere e firmare questi contratti, ma le aziende.
PORTAVOCE UE: “ACQUISTIAMO GIÀ GNL DAGLI USA, MA POTREMMO ANDARE OLTRE”
“Metà del nostro GNL proviene già dagli Stati Uniti, e siamo disposti ad andare oltre, a collaborare con l’amministrazione Trump e a negoziare con gli USA”, ha affermato durante una conferenza stampa Anna-Kaisa Itkonen, portavoce dell’Unione europea per l’energia, come riporta El Periodico de la Energia.
Tuttavia, Itkonen ha sottolineato che l’esecutivo Ue, “in quanto tale, non è un attore di mercato”, un giorno dopo che Trump ha respinto l’offerta europea di zero dazi sui beni industriali da entrambe le parti e ha detto che potrebbe abbassare le tariffe, se l’Ue acquistasse 350 miliardi di dollari di energia dagli USA.
IL GAS USA PER L’UNIONE EUROPEA
“Non negoziamo nessuno di questi contratti. Ciò che possiamo fare nello specifico è rivedere le procedure di certificazione per l’infrastruttura GNL e valutare le opzioni per aumentare la domanda”, ha aggiunto Itkonen, spiegando che la Commissione non ha accesso a questi contratti privati e che, quindi, non può sapere esattamente quanto l’Ue paga agli Stati Uniti per il suo gas.
Secondo Eurostat, nel 2024 l’Ue ha importato prodotti energetici per un valore di 375,9 miliardi di euro, con una riduzione del 16,2% del prezzo e del 7,1% della massa. L’Unione europea ha acquistato negli Stati Uniti il 16,1% del petrolio consumato lo scorso anno e il 45,3% del GNL importato in Ue, seguita dalla Russia (17,5%) e dalla Norvegia (13,5%). Dalla Norvegia proviene anche il 45,6% del gas allo stato gassoso arrivato nell’Unione europea.
L’UE TRATTA CON VARI PARTNER PER SOSTITUIRE IL GNL RUSSO
Il portavoce della Commissione per l’energia ha aggiunto che Bruxelles sta negoziando con vari partner, nel tentativo di diversificare i propri fornitori per sostituire il GNL russo. “Non vogliamo essere eccessivamente dipendenti da un singolo fornitore, abbiamo imparato la lezione. In ogni caso, gli Stati Uniti restano un partner importante, mentre diversifichiamo le nostre fonti energetiche; siamo disposti a discutere e negoziare”, ha concluso Itkonen.
QUEST’ANNO L’UE POMPERÀ IL 50% DI GAS IN PIÙ RISPETTO AL 2024
Nel frattempo, il pompaggio netto di gas (la quantità iniettata al netto del prelievo) da parte dell’Europa nella prossima stagione di riempimento degli stoccaggi sotterranei è destinato a raggiungere almeno 61 miliardi di metri cubi, per soddisfare il livello di riempimento del 90% entro il 1° novembre 2025. È quanto emerge dai calcoli dell’agenzia russa TASS, basati sui dati forniti da Gas Infrastructure Europe (GIE). Il volume è quasi il 50% in più rispetto al pompaggio netto dello scorso anno ed uno dei livelli più alti della storia.
La stagione di prelievo del gas dalle riserve europee si è conclusa il 28 marzo, e gli stoccaggi attualmente sono pieni al 34,96%, il 10,63% in meno rispetto alla media di questa data negli ultimi 5 anni.
IL RIGASSIFICATORE DI RAVENNA A BREVE ENTRERÀ IN ESERCIZIO
Per quanto riguarda l’Italia, è notizia di ieri che la nave rigassificatrice BW Singapore, ormeggiata a 8,5 chilometri al largo di Punta Marina dallo scorso 28 febbraio, è pronta ad entrare in esercizio. Con l’arrivo del primo carico di GNL americano, per mezzo della nave Flex Artemis il 3 aprile, sono entrate nel vivo le attività di commissioning dell’impianto propedeutiche all’avvio della prima fase di attività commerciale prevista per l’inizio di maggio. Lo ha confermato l’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, in occasione della visita al terminale offshore da parte del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale.
“Con l’avvio del terminale di Ravenna, aggiungiamo un altro elemento di fondamentale importanza al percorso di messa in sicurezza del Paese degli approvvigionamenti energetici, iniziato all’indomani della crisi russo-ucraina e reso possibile dallo sforzo congiunto delle istituzioni e delle imprese, a livello nazionale e locale”, ha commentato Venier. “Non stiamo solo rispettando il cronoprogramma, ma stiamo anche dimostrando che tutto questo può accompagnarsi alla tutela e al monitoraggio dell’ambiente”.
La nave rigassificatrice BW Singapore, acquistata da Snam nel luglio 2022, è dotata – come l’Italis LNG già in esercizio a Piombino – di una capacità di rigassificazione annua di 5 miliardi di metri cubi. Con la sua entrata in esercizio, la capacità di rigassificazione complessiva del Paese salirà a 28 miliardi di metri cubi all’anno, volume uguale a quanto importato dalla Russia nel 2021 e pari al 45% della domanda nazionale di gas, che potrà così essere soddisfatta attraverso un vettore che garantisce ampia diversificazione delle rotte d’approvvigionamento, abilitando il sistema-Paese ad assorbire gli effetti delle perduranti tensioni geopolitiche globali.