I limiti imposti dalla Regione Lazio alla costruzione di nuovi impianti rinnovabili sono illegittimi secondo il Tar del Lazio. Massimo Ragazzo, avvocato dello Studio Gerosa, Sollima e Associati, spiega il perché sull’ultimo numero della rivista Pianeta Terra
I piani delle Regioni non possono ostacolare la transizione energetica. È quanto emerge dalla sentenza del Tar n. 6969 dell’8 aprile, che ha giudicato illegittima la delibera della Giunta Regionale del Lazio n. 171/2023 imponeva un limite alla costruzione di nuovi impianti rinnovabili per ogni Provincia, fissando un tetto del 50% del totale autorizzato dell’intera Regione. Massimo Ragazzo, avvocato dello Studio Gerosa, Sollima e Associati sull’ultimo numero della rivista Pianeta Terra, hanno spiegato perché questa moratoria è illegittima per il Tar del Lazio.
TAR DEL LAZIO: NO A DIVIETI GENERALIZZATI PER LE RINNOVABILI
Il Tar del Lazio prova a mettere ordine nel mare magnum di norme europeo, nazionali e atti amministrativi sulle rinnovabili. La Regione Lazio, con delibera n. 171 del 12 maggio 2023, aveva introdotto un limite del 50% di nuovi impianti autorizzati per Provincia. Ma il Tar del Lazio ha sentenziato che le Regioni non possono imporre divieti generalizzati all’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Al contrario, devono valutare ogni progetto seguendo l’iter autorizzativo previsto dalla legge.
PERCHE’ LA MORATORIA E’ ILLEGITTIMA
Sebbene le Regioni possano introdurre criteri di proporzionalità e sussidiarietà per rendere armonico lo sviluppo delle rinnovabili sul territorio regionale, il Tar ha giudicato la delibera del Lazio un vero e proprio divieto aprioristico di instaurare una debita istruttoria procedimentale. Quindi, la moratoria è determinando una inevitabile illegittimità per violazione dei principi inderogabili che governano la materia”.
“Tale disposizione penalizzava particolarmente la Provincia di Viterbo, che ospita circa il 78% degli impianti rinnovabili del Lazio, determinando di fatto un divieto all’installazione di progetti non prioritari”, scrive l’avvocato Ragazzo.
PERCHE’ LA SENTENZA E’ IMPORTANTE
La sentenza del Tar è solo l’ultimo capitolo di una lunga serie di dispute tra la giustizia e gli enti amministrativi. Tuttavia, rappresenta un precedente significativo per il settore delle energie rinnovabili perché stabilisce un equilibrio tra sviluppo sostenibile e tutela del territorio. Un percorso che deve essere in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione italiani ed europei.
I giudici non hanno solo annullato la moratoria dell’amministrazione regionale sugli impianti rinnovabili: hanno anche sottolineato l’importanza di garantire una disciplina uniforme a livello nazionale.