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Oil&Gas

Vaca Muerta resuscita la produzione di Oil&Gas dell’Argentina

Vaca Muerta spinge la produzione di Oil&Gas dell’Argentina a livelli record. Il giacimento basterà a proiettare il Paese nell’Olimpo dei produttori?

La produzione di petrolio dell’Argentina raggiunge livelli record grazie al giacimento di scisto di Vaca Muerta. Il Paese si candida così a diventare una Big del Oil&Gas. La produzione record di petrolio e gas naturale dal vasto giacimento di 7,7 milioni di acri ha permesso all’Argentina di superare temporaneamente la Colombia come terzo produttore petrolifero del Sud America, dando nuovo slancio a un’economia storicamente instabile.

OIL&GAS, IL SUCCESSO DI VACA MUERTA

Il successo di Vaca Muerte nasce da una decisione molto criticata. Nel 2012, l’allora presidente Cristina Fernández de Kirchner decise di nazionalizzare il 51% di YPF, la compagnia petrolifera controllata dalla spagnola Repsol, che aveva fallito nel valorizzare il potenziale del giacimento. Una mossa, inizialmente criticata dai mercati internazionali, che ha trasformato YPF in una delle compagnie petrolifere nazionali meglio gestite al mondo, con interferenze politiche minime nonostante la successione di governi peronisti. Questo ha permesso lo sviluppo sistematico di Vaca Muerta, considerato uno dei cinque giacimenti di scisto più importanti al mondo per risorse di idrocarburi.

I RECORD DELL’ARGENTINA

A dicembre 2024, l’Argentina ha raggiunto il record storico di 757.122 barili al giorno, superando di poco i 755.469 barili della Colombia. Un dato significativo è che il 59,79% di questa produzione proveniva da fonti non convenzionali, una percentuale che ha continuato a crescere fino al 60,35% nel marzo 2025. Al centro del boom c’è Vaca Muerta, che a dicembre 2024 ha prodotto 452.667 barili al giorno di petrolio di scisto, un record ancora imbattuto. Anche la produzione di gas naturale ha mostrato una crescita impressionante, toccando il picco di 5,4 miliardi di piedi cubi al giorno nell’agosto 2024.

OIL&GAS, LE SFIDE DEL MERCATO GLOBALE

Le sfide del mercato globale sono ancora molte. Il 2025 è caratterizzato da una riduzione dell’attività di perforazione, con il numero di impianti attivi scesi dai 51 dell’aprile 2024 ai 44 dell’aprile 2025. Una flessione che riflette il calo dei prezzi internazionali del petrolio: il Brent è passato dagli 89,94 dollari al barile dell’aprile 2024 ai 68,13 dollari dell’aprile 2025 (-32%). Un calo che ha inevitabilmente frenato gli investimenti.

PERCHE’ VACA MUERTA E’ COMPETITIVO

Vaca Muerta è estremamente competitivo nonostante le tensioni del mercato. Il petrolio estratto ha un’API gravity tra 39 e 42 gradi, classificandolo come leggero, con un contenuto di zolfo inferiore allo 0,5%, il che lo rende particolarmente “dolce” e ideale per produrre carburanti a basse emissioni.

Dal punto di vista ambientale, il giacimento vanta una delle più basse emissioni di carbonio al mondo: 15,8 chilogrammi di CO₂ per barile equivalente, significativamente inferiore alla media globale di 23,0 kg. Inoltre, il costo di pareggio stimato intorno ai 36 dollari al barile lo rende competitivo anche con prezzi petroliferi bassi, ben al di sotto dei 45 dollari della Colombia e dei 40 del Brasile.

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