Interrotta la produzione dei giacimenti gas di Karish e Leviathan
Oltre al prezzo del petrolio rincarato di quasi il 7% da quando sono cominciati gli attacchi israeliani in Iran, anche il prezzo del gas sta alzando la testa. Il contratto di riferimento europeo per il gas TTF a breve termine è inizialmente balzato di 2,06 euro, raggiungendo il livello più alto dal 7 aprile a 38,24 euro/MWh per poi attestarsi attorno ai 37 euro.
ENERGEAN INTERROMPE LA PRODUZIONE DEL GIACIMENTO DI KARISH
A contribuire al rialzo anche le notizie sui giacimenti israeliani a cominciare da Energean che ha confermato in una nota di aver ricevuto dal Ministero dell’Energia e delle Infrastrutture l’ordine di sospendere temporaneamente la produzione della FPSO Energean Power a seguito della recente escalation geopolitica nella regione. “La sicurezza del personale di Energean è la nostra massima priorità. Tutte le attività di produzione sono state temporaneamente sospese e sono stati emessi avvisi ai clienti di Energean e alle altre parti interessate. Energean mantiene uno stretto dialogo con il Ministero dell’Energia e delle Infrastrutture e con le altre parti interessate per facilitare la ripresa sicura della produzione il prima possibile. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti non appena disponibili”, ha aggiunto la nota.
Energean gestisce il giacimento di gas di Karish nel Mar Mediterraneo da 6,5 miliardi di metri cubi all’anno e che nel primo trimestre di quest’anno ha già prodotto 1,2 miliardi di metri cubi di combustibile.
SOSPESE LE OPERAZIONI ANCHE PER IL GIACIMENTO LEVIATHAN
“Una fonte israeliana, che ha chiesto l’anonimato, ha affermato che sono state sospese anche le operazioni nel giacimento più grande Leviathan, da 12 miliardi di metri cubi/anno, che ha prodotto 2,95 miliardi di metri cubi tra gennaio e marzo, di cui oltre l’85% è stato esportato nei paesi vicini di Giordania ed Egitto”, si legge su Montel.
IL NODO DELL’EGITTO (CHE POTREBBE FAR LIEVITARE I PREZZI PER L’EUROPA)
Un altro problema potrebbe essere rappresentato dal gas che Israele rifornisce all’Egitto: il calo dei flussi potrebbe portare Il Cairo sui mercati del Gnl in competizione con l’Europa proprio durante la stagione dei rifornimenti in vista dell’inverno, producendo un rialzo dei prezzi.
STOCCAGGI ITALIANI PIENI AL 64%, QUELLI UE AL 52%
Per il momento l’Ue ha riserve pari al 52,44% delle sue capacità secondo i dati di Gas Infrastructure Europe mentre l’Italia si trova addirittura al 64,4%.