Secondo i dati di Gas Infrastructure europe (Gie) l’Ue ha raggiunto il 58,90% (comunque 9,3 punti percentuali in meno rispetto alla media quinquennale), con l’Italia addirittura al 71,38%.
Prosegue senza sosta il riempimento degli stoccaggi di gas in Europa in vista del prossimo inverno. Nonostante la maggiore flessibilità introdotta dalle istituzioni europee per il raggiungimento del target di riempimento del 90% delle scorte in qualsiasi momento tra il 1° ottobre e il 1° dicembre di ogni anno, l’Ue – secondo i dati di Gas Infrastructure europe (Gie) – ha raggiunto il 58,90% (comunque 9,3 punti percentuali in meno rispetto alla media quinquennale), con l’Italia addirittura al 71,38%.
L’INIEZIONE NEGLI IMPIANTI DI STOCCAGGIO EUROPEI RAGGIUNGE IL LIVELLO PIÙ ALTO IN TRE ANNI A GIUGNO
L’iniezione di gas negli impianti di stoccaggio sotterraneo europei ha infatti raggiunto il livello più alto degli ultimi tre anni a giugno con 12,4 miliardi di metri cubi di gas sono stati immessi negli stoccaggi europei, raggiungendo il massimo degli ultimi tre anni. Allo stesso tempo, i prelievi dalle scorte hanno raggiunto 867 milioni di metri cubi, il 22% in più rispetto al livello registrato a giugno 2024.
Alla fine del mese, il gas totale in stoccaggio ammontava a 64,6 miliardi di metri cubi. L’iniezione netta di gas (la differenza tra i volumi iniettati e quelli prelevati) dall’inizio della stagione estiva ha superato i 27 miliardi di metri cubi, sui 61 miliardi di metri cubi necessari per raggiungere il 90% della capacità prima della prossima stagione di riscaldamento. Tuttavia, i livelli di stoccaggio a giugno sono rimasti inferiori di 20 miliardi di metri cubi, pari al 24%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Capitolo prezzi: a giugno, il prezzo medio del gas in Europa si è attestato a circa 371 euro per 1.000 metri cubi, in aumento del 6,7% rispetto a maggio e del 15% rispetto a giugno 2024. Complessivamente, nella prima metà del 2025, i prezzi sono aumentati del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 5% rispetto alla seconda metà del 2024.
FORNITURE RECORDO DI GNL ALL’EUROPA
Sempre giugno, l’Europa ha stabilito un nuovo record per le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) sullo stesso mese, il più alto mai registrato. I flussi di GNL dai terminali europei verso il sistema di trasporto del gas dell’UE hanno raggiunto circa 12,16 miliardi di metri cubi, il 5% in meno rispetto a maggio, ma il 49% in più rispetto all’anno precedente.
Nella prima metà del 2025, le consegne cumulative di GNL dai terminali alla rete di trasmissione europea hanno raggiunto circa 71,7 miliardi di metri cubi, ovvero il 21% in più rispetto allo stesso periodo del 2024.
LE FORNITURE DI GNL COSTITUISCONO IL 42% DELLE CONSEGNE TOTALI
Secondo i dati della Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione del gas (ENTSOG) aggiornati al 29 giugno, nel 2025 le forniture di GNL hanno rappresentato la quota maggiore delle fonti di gas in Europa, costituendo il 42% delle consegne totali. Al secondo posto, con una quota del 27%, si collocano le forniture dal Mare del Nord, principalmente gas norvegese. Al terzo posto si collocano i prelievi di gas dagli stoccaggi, che rappresentano il 9,4%.
Questa cifra ha superato le forniture di gas dall’Est, il gas russo, il transito via Ucraina e i prelievi delle aziende europee dagli impianti di stoccaggio sotterraneo in Ucraina, che hanno rappresentato il 4,6%. Le forniture dal Nord Africa hanno rappresentato il 9,9%, quelle dal Regno Unito il 3,7% e quelle dall’Azerbaigian il 3,4%.
E LA RUSSIA QUANTO INCIDE?
Le esportazioni russe di gas naturale liquefatto (GNL) verso l’Unione Europea sono aumentate dell’1,7% nella prima metà dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2024, superando gli 11 miliardi di metri cubi. Solo a giugno, l’Europa ha aumentato gli acquisti di GNL russo di oltre il 27%, secondo i dati del centro di analisi europeo Bruegel riferiti da Tass.
Gli analisti hanno osservato che le importazioni russe di GNL hanno raggiunto a giugno il livello più alto degli ultimi quattro mesi, mentre le consegne di gas tramite il gasdotto TurkStream hanno raggiunto i massimi stagionali per il 2024.
Le importazioni di GNL russo dall’UE da gennaio a giugno sono state pari a circa 11,4 miliardi di metri cubi, rispetto agli 11,23 miliardi di metri cubi dello stesso periodo dell’anno precedente. Nello specifico, a giugno, le consegne di GNL russo in Europa sono state pari a 1,97 miliardi di metri cubi, il 5% in più rispetto a maggio, rispetto agli 1,55 miliardi di metri cubi di giugno 2024, con un aumento di quasi il 27,5% su base annua.
LA RUSSIA È DIVENTATA IL QUARTO FORNITORE DI GAS DELL’UNIONE EUROPEA NELLA PRIMA METÀ DELL’ANNO
Secondo i dati, la Russia è diventata il quarto fornitore di gas dell’Unione Europea nella prima metà dell’anno. Le forniture totali di gas russo all’UE durante questo periodo sono ammontate a circa 19,3 miliardi di metri cubi. Questo volume è stato inferiore a quello di Norvegia (47,95 miliardi di metri cubi), Stati Uniti (40,5 miliardi di metri cubi) e Algeria (19,9 miliardi di metri cubi).