Trump prepara una stretta che potrebbe spegnere il vento e oscurare il sole negli USA. A rischio decine di gigawatt di nuova capacità e la competitività americana nella green economy
Trump vuole fermare il sole e il vento. Intanto, Europa e Asia corrono verso il net-zero. Il tycoon non hai mai nascosto di considerare le rinnovabili fonti “inaffidabili, costose e dipendenti dalla Cina”. Per questa ragione, l’amministrazione Usa è al lavoro su una revisione delle regole sui crediti d’imposta per eolico e fotovoltaico, secondo i media americani. Una mossa che rischia di cancellare decine di gigawatt di nuovi impianti e danneggiare la competitività degli Usa nella green economy.
STRETTA SULLE RINNOVABILI
Trump vuole riformare gli incentivi fiscali che sono stati finora concessi per le energie rinnovabili, come il Production Tax Credit (PTC) e l’Investment Tax Credit (ITC). Aiuti che hanno favorito la crescita delle rinnovabili, ma hanno anche distorto il mercato, incentivando la produzione di energia in momenti di bassa domanda, ai danni del gas naturale.
Il Dipartimento del Tesoro punta a restringere drasticamente le safe harbors, clausole che finora hanno permesso di ottenere il 30% di credito d’imposta dimostrando di aver sostenuto almeno il 5% dei costi o iniziato lavori significativi.
Le modifiche potrebbero includere l’ innalzamento della soglia al 10-15%, l’esclusione di lavori fuori sito e scadenze anticipate al 2027 (anziché 2032).
60 GW A RISCHIO
Secondo Clean Energy Associates, la stretta potrebbe cancellare 60 GW di nuova capacità solare entro il 2030, abbastanza per alimentare 10 milioni di abitazioni. Un impatto che si tradurrebbe in cantieri fermati, investimenti congelati e filiere industriali sotto pressione.
OPERATORI IN ALLARME
La notizia ha messo il settore delle rinnovabili in allarme. Alcune aziende stanno cercando di accelerare per non perdere gli incentivi, altre sospendono i progetti. Aaron Halimi di Renewable Properties, che ha già acquistato in anticipo trasformatori e pannelli made in USA e ampliato le linee di credito per accumulare forniture.
“L’incertezza normativa sta facendo più danni della legge stessa”, avverte Reagan Farr, CEO di Silicon Ranch.