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Perché la strana alleanza tra BMW e Mercedes rivoluzionerà l’automotive Ue

I due storici avversari, BMW e Mercedes, potrebbero unire le forze in un’alleanza che rivoluzionerà gli equilibri dell’automotive europeo. Ecco come e perché

I due giganti dell’automotive tedesco, BMW e Mercedes, sarebbero pronti a condividere i motori dal 2027. Un’indiscrezione anticipata da Manager Magazin che nasconde una scelta obbligata tra costi crescenti, transizione elettrica e sfida cinese. Ecco perché potrebbe essere un patto rivoluzionario per gli equilibri dell’automotive europeo.

BMW E MERCEDES INSIEME CONTRO LE CINESI?

La transizione elettrica e la concorrenza cinese aprono scenari prima impensabili. Infatti, gli storici rivali del mercato automotive tedesco potrebbero stringere un’alleanza per condividere i motori a combustione, secondo quanto riporta il quotidiano tedesco Manager Magazine. Un patto che potrebbe scombinare gli equilibri dell’automotive europeo.
I due produttori condividerebbero il cuore tecnologico delle proprie vetture: il motore. Tuttavia, entrambi i marchi manterranno la propria identità. L’intesa dovrebbe ancora passare al vaglio dei consigli di amministrazione entro ottobre, in modo da far partire l’ alleanza già dal 2027.

AUTOMOTIVE UE, PERCHE’ L’INTESA TEDESCA POTREBBE CAMBIARE TUTTO

L’intesa tra BMW e Mercedes è rivoluzionaria per diverse ragioni. La motivazione principale è che va oltre le sinergie industriali. Infatti, sul tavolo non c’è solo la condivisione dell’elemento centrale delle automobili, ma una vera e propria ridefinizione del concetto di premium. I due antagonisti hanno deciso di incidere un cambio di passo spinto da una transizione elettrica costosa e una concorrenza cinese sempre più aggressiva.

A CHI CONVIENE DI PIU?

L’accordo rappresenta una scelta quasi obbligata per Mercedes. La casa tedesca, infatti, è alle prese con margini in discesa e una delicata convivenza con l’azionista cinese Li Shufu (patron di Geely). L’alleanza permetterà a Mercedes di ridurre i costi di sviluppo e di disporre di unità moderne, permettendo la sopravvivenza dei suoi modelli ibridi. Per BMW, che dovrebbe iniziare a fornire i quattro cilindri alla casa di Stoccarda, l’operazione è un’opportunità di rafforzare volumi e influenza tecnologica. Certo è che l’alleanza rafforzerà entrambi i produttori nella corsa alla transizione elettrica, guidata dalla Cina. Altre case auto prenderanno esempio?

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