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Perché gli investitori nelle energie rinnovabili si stanno ritirando dagli Stati Uniti

I dati supportano l’idea che le aziende stiano riallocando i capitali dagli USA verso l’Europa, in particolare nell’eolico offshore, dove diversi sviluppatori si sono concentrati sui siti del Mare del Nord rispetto ai progetti statunitensi

Gli investimenti globali in progetti di energia rinnovabile hanno raggiunto un nuovo record quest’anno, ma negli Stati Uniti sono diminuiti, come mostra un’analisi pubblicata ieri dalla società di ricerca BloombergNEF. L’inversione di tendenza del sostegno federale da parte di Trump 2.0 sta iniziando a riflettersi nei dati finanziari concreti.

L’ANALISI DI BNEF SUGLI INVESTIMENTI NELLE ENERGIE RINNOVABILI

BloombergNEF ha rilevato che la prima metà del 2025 ha visto l’inizio della “riallocazione” dei fondi di investimento dagli Stati Uniti. Rispetto alla seconda metà del 2024, la spesa statunitense è diminuita di 20,5 miliardi di dollari, pari al 36%, in quella che la società definisce una risposta alle elezioni presidenziali statunitensi. Si è trattato del calo più drastico di qualsiasi altro Paese.

“C’è stata una corsa all’edilizia verso la fine dello scorso anno, mentre gli sviluppatori cercavano di assicurarsi l’accesso ai crediti d’imposta, e poi un forte calo nella prima metà di quest’anno a causa del peggioramento delle condizioni politiche, in particolare per l’eolico, e della crescente incertezza tariffaria”, si legge nel rapporto.

GLI INVESTIMENTI RINNOVABILI NELL’UNIONE EUROPEA STANNO CRESCENDO

Nella prima metà dell’anno gli investimenti mondiali sono stati di 386 miliardi di dollari, un totale che riguarda principalmente eolico e solare, ma include anche biocarburanti, geotermia e altro ancora. Il quadro del solare è diviso, con la spesa per progetti su piccola scala in aumento, “riflettendo il basso costo dei moduli e la facilità di ubicazione di questi asset”.

L’Unione europea ha registrato un forte balzo, il che “supporta l’idea che sviluppatori e investitori potrebbero riallocare capitali dagli Stati Uniti all’Europa”. L’Ue ha visto gli investimenti nella prima metà del 2025 aumentare di quasi 30 miliardi di dollari, pari al 63%, rispetto alla seconda metà del 2024.

Questi numeri supportano l’idea che le aziende stiano riallocando i capitali dagli Stati Uniti verso l’Europa, in particolare nell’eolico offshore, dove diversi sviluppatori si sono concentrati sui siti del Mare del Nord rispetto ai progetti statunitensi. Gli Stati Uniti nel primo semestre non sono rientrati tra i primi cinque mercati eolici mondiali per la prima volta dal 2016.

DIMINUISCONO GLI INVESIMENTI SU SCALA INDUSTRIALE

I finanziamenti per progetti di grandi dimensioni o su scala industriale, però, sono diminuiti drasticamente “a causa delle preoccupazioni relative al rischio di fatturato”. “Molti dei mercati che hanno registrato i maggiori cali degli investimenti su base annua, tra cui Cina continentale, Spagna, Grecia e Brasile, hanno visto una crescente riduzione, una maggiore esposizione ai prezzi negativi dell’energia o entrambe le cose”, spiega il rapporto BNEF.

I recenti eventi influenzano le tendenze degli investimenti negli Stati Uniti: il Dipartimento degli Interni ha annunciato nuove restrizioni sui progetti eolici e solari, mentre il Dipartimento del Commercio potrebbe imporre nuovi dazi su pale eoliche e componenti. E, proprio la scorsa settimana, il Dipartimento degli Interni ha chiesto allo sviluppatore danese Orsted di interrompere la costruzione di un grande progetto eolico quasi completato al largo di Rhode Island.

GLI INVESTIMENTI GLOBALI NELLE ENERGIE RINNOVABILI RAGGIUNGONO UN NUOVO RECORD

Come dicevamo all’inizio, gli investimenti globali in nuovi progetti di energia rinnovabile nel primo semestre 2025 hanno raggiunto la cifra record di 386 miliardi di dollari, con un aumento del 10% rispetto allo scorso anno.

Tuttavia, secondo gli ultimi dati sugli investimenti raccolti da BNEF e pubblicati nel “2H 2025 Renewable Energy Investment Tracker”, il finanziamento di asset per impianti solari e eolici onshore su larga scala si è ridotto del 13% rispetto al primo semestre 2024, raggiungendo la quota più bassa degli investimenti totali dal 2006.

BNEF rileva che gli investimenti nel solare fotovoltaico su larga scala sono stati particolarmente colpiti, con un calo del 19% rispetto alla prima metà del 2024. L’attività degli investitori nel solare su larga scala è stata più forte nei mercati con aste governative favorevoli o una forte domanda di energia da parte delle aziende.

GLI INVESTIMENTI NEI MERCATI EMERGENTI

I mercati più recenti ed emergenti per le energie rinnovabili – che nel 2024 hanno registrato una crescita significativa – hanno per lo più mantenuto i nuovi livelli di investimento, piuttosto che acquisire ulteriori quote del totale globale.

Tra le eccezioni figurano il Sud-est asiatico, dove gli investimenti sono aumentati del 7% rispetto alla seconda metà dello scorso anno, e l’America Latina, dove i mercati più piccoli hanno ottenuto la loro maggiore quota di investimenti regionali fino ad oggi. La Cina continentale è rimasta il mercato più grande, con una quota del 44% dei nuovi investimenti globali nel primo semestre 2025.

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