Come ha spiegato il fondatore, Stefano Buono, l’azienda sta valutando di spostare il suo programma di installazione di 20 reattori dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, e stima che ogni reattore nucleare avrà un costo di investimento di circa 800 milioni di euro
La startup italiana Newcleo, specializzata in piccoli reattori modulari, sta valutando la possibilità di sviluppare 20 reattori per un valore stimato di 16 miliardi di euro negli Stati Uniti, anziché in Gran Bretagna, come precedentemente pianificato, poiché i recenti cambiamenti politici hanno aperto delle opportunità di investimento.
GLI STATI UNITI DI TRUMP PUNTANO SULL’ENERGIA NUCLEARE
È quanto ha dichiarato all’agenzia Reuters il CEO di Newcleo, Stefano Buono. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel maggio scorso ha firmato un ordine esecutivo per incrementare la produzione nucleare nazionale, riducendo le normative e accelerando il rilascio di nuove licenze.
Nel frattempo, gli hyperscaler, ovvero i grandi sviluppatori di data center, come Microsoft, stanno investendo nell’energia nucleare per garantire un approvvigionamento stabile ai centri ad alta intensità energetica. Ciò contrasta con la lentezza dello sviluppo in Europa, dove le autorizzazioni possono talvolta richiedere tempi da due a tre volte superiori rispetto agli Stati Uniti.
BUONO (NEWCLEO): “OGGI MOLTI STRUMENTI INCORAGGIANO GLI INVESTIMENTI NEGLI STATI UNITI”
“In questo momento ci sono molti strumenti che incoraggiano gli investimenti negli Stati Uniti”, ha affermato Buono. Newcleo sta partecipando anche ad una gara d’appalto per sviluppare la produzione di combustibile negli Stati Uniti. L’azienda sta valutando di spostare il suo programma di installazione di 20 reattori dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti e – ha spiegato Buono – stima che ogni reattore avrà un costo di investimento di circa 800 milioni di euro. Tuttavia, ha affermato un portavoce di Newcleo, “non è stata presa alcuna decisione definitiva sugli investimenti e ci sono ancora molti passaggi da compiere, prima che ciò avvenga”.
LA STORIA DI NEWCLEO
Newcleo nasce nel 2021 con lo scopo di creare nuovi reattori nucleari al piombo, che bruciano un combustibile a base di rifiuti radioattivi, soprattutto plutonio. La tecnologia sviluppata negli anni dall’azienda promette di creare energia pulita e sicura attraverso il nucleare.
Il fondatore di Newcleo, Stefano Buono, ha passato buona parte della sua vita accademica al Cern di Ginevra. Oltre a Buono, tra i fondatori della società vi sono Elisabeth Rizzotti e Luciano Cinotti. La sede principale di Newcleo – che conta 1.100 dipendenti, di cui 400 in Italia – è a Parigi, dove si è spostata a fine 2024 da Londra, ma la società ha uffici anche a Torino, Lione e Londra.
Il cuore di Newcleo sta nei suoi reattori a piombo liquido, una tecnologia chiamata LFR (Lead-cooled Fast Reactors). A differenza dei reattori tradizionali – che utilizzano l’acqua per il raffreddamento – questi impianti impiegano piombo fuso, un sistema che elimina il rischio di evaporazione e riduce la possibilità di incidenti.
Un’altra peculiarità è l’utilizzo del combustibile MOX, un tipo di carburante nucleare ottenuto dal riciclo delle scorie radioattive già esistenti, trasformandolo quindi in una risorsa per la produzione di energia. Inoltre, i reattori di Newcleo sono progettati per essere modulari, cioè costruiti in fabbrica e poi trasportati e assemblati direttamente nei siti di destinazione, il che abbassa drasticamente i costi e i tempi di realizzazione rispetto alle centrali nucleari tradizionali.


