Chi tira le (vere) sassate contro il Regolamento europeo F-gas?
Prima del 18 novembre in pochi conoscevano l’F-gas. Il Regolamento europeo dal 1° gennaio 2027 vieterà diverse tipologie di prodotti per condizionamento e refrigerazione contenenti gas fluorurati, con l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti. Martedì scorso, però, l’F-gas ha avuto i suoi quindici minuti di celebrità: due articoli di giornale e un post dedicati solo a lui. Quanto durerà la fama di questo regolamento così tecnico?
PERCHE’ L’F-GAS RISCHIA DI DANNEGGIARE L’INDUSTRIA ITALIANA
Linkedin, si sa, spesso si rivela una fonte di spunti interessanti. Tra invettive contro politici e direttori d’azienda, autocelebrazioni e pubblicità (più o meno occulte) talvolta si nascondono autorevoli analisi e riflessioni. È il caso del post pubblicato da Gianclaudio Torlizzi martedì mattina su Linkedin. Il consigliere del ministro della Difesa Guido Crosetto lanciava l’allarme sulle conseguenze del Regolamento F-gas, definendolo uno “shock regolatorio” per l’industria italiana della climatizzazione.
“La transizione ecologica del settore si trasformerebbe in una penalizzazione competitiva per l’industria italiana, senza alcun beneficio per il clima”, secondo Torlizzi, il quale sottolineava il potenziale effetto distorsivo del nuovo regolamento europeo.
L’ANALISI DI TORLIZZI
L’F-gas, secondo l’esperto, mette in discussione la logica degli investimenti effettuati dalle aziende in questi anni per ridurre la dispersione dei gas. La ragione è che il regolamento Ue “concentra l’intervento quasi esclusivamente sul Global Warming Potential (GWP) dei refrigeranti, mirando a limitare le emissioni dirette”, secondo Torlizzi, trascurando il “peso — ben più rilevante — delle emissioni indirette, quelle generate dall’energia necessaria a far funzionare i macchinari lungo l’intero ciclo di vita, pari a 10-15 anni”. Un’analisi delle conseguenze di una normativa che potrebbe avere effetti importanti sulla filiera italiana del riscaldamento, che ho ripreso su Energia Oltre citando (o almeno, ne ero convinto) l’autore.
ANCHE L’ANALISI DI SASSATE DI GUIDO PAGLIA
Poche ore dopo, però, con mio grande stupore ho scoperto di non essere l’unico ad essersi interessato all’ F-gas. Infatti, anche Sassate (sito internet diretto da Guido Paglia) ha pubblicato un’analisi delle possibili conseguenze del Regolamento sulle imprese Made in Italy altrettanto interessante.
L’articolo in questione, intitolato “F-Gas, Bruxelles si supera: ecco il regolamento green che fa esplodere costi, rischi e…l’industria italiana“, si apre così: “L’industria italiana della climatizzazione si prepara a uno shock regolatorio”. Il vero “shock” è arrivato però leggendo il testo. Una lettura avvincente con un finale che però, come nei migliori thriller, lascia aperto un interrogativo: Chi è il vero autore dell’analisi?






