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Ponte sullo Stretto, Ciucci: “l’opera consente di superare il concetto di insularità della Sicilia”

L’amministratore delegato della Società Stretto di Messina è stato audito dalla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità

L’amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, nella mattinata odierna è stato audito dalla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, in merito all’indagine conoscitiva sull’individuazione degli svantaggi derivanti dalla condizione d’insularità e sulle relative misure di contrasto.

“Nel dibattito sul Ponte – ha esordito Ciucci -, sempre molto ricco di aspetti ingegneristici, ma anche politici e culturali sul tipo di sviluppo infrastrutturale del Paese, raramente si fa riferimento al contributo del Ponte a raggiungere l’obiettivo costituzionale di contenere gli svantaggi dell’insularità della Sicilia”.

CIUCCI: “DAL 2023 AD OGGI SONO STATI FATTI MOLTI PROGRESSI”  

L’ad di Stretto di Messina ha ricordato come il progetto, bloccato nel 2013 dal governo Monti, “ha ripreso la sua attività a metà del 2023, soprattutto per quanto mi riguarda”. In questi due anni “è stata fatta una grande attività, a partire dalla riorganizzazione della società – che era in liquidazione da oltre 10 anni -, il cambiamento della governance, l’aggiornamento tecnico e ingegneristico del progetto, il lungo percorso di valutazione di impatto ambientale, la Conferenza dei Servizi… tutti passaggi che ci hanno consentito, all’inizio di agosto, di approdare al Cipess, la cui approvazione è stata fondamentale poiché rappresenta il momento del passaggio alla fase realizzativa”.

“IL PONTE SULLO STRETTO CONSENTE DI SUPERARE IL CONCETTO DI INSULARITÀ”

Per Ciucci il completamento del progetto “consente di superare per la Sicilia il concetto stesso di insularità. Un’insularità a cui è stato attribuito un costo di oltre 6 miliardi di euro l’anno, un impatto importante sul PIL regionale. Allora, quando si parla dei 13,5 miliardi di euro dell’investimento, forse una riflessione su questo rapporto porta a una diversa valutazione della magnitudo dell’impegno finanziario per la realizzazione del ponte”.

La realizzazione del ponte “determinerà poi un cambiamento totale negli stili di vita, nella mobilità e anche nella competitività del sistema produttivo. Avremo un collegamento aperto 365 giorni l’anno e 24 ore al giorno, senza alcun tipo di interruzione”.

Ricordando che il progetto “non è soltanto il ponte sospeso a campata unica più lungo al mondo, ma è un progetto che comprende 40 km di collegamenti stradali e ferroviari che danno continuità al sistema stradale e ferroviario della Sicilia e della Calabria”, il dirigente ha dichiarato che “rappresenta la migliore risposta alla necessità di un collegamento efficiente e moderno tra la Sicilia e il resto d’Italia e d’Europa. È un progetto del territorio, per il territorio, come ho ricordato spesso in questi due anni, ma è un progetto che interessa tutta l’Italia e anche l’Europa”.

PONTE SULLO STRETTO TESSERA DEL CORRIDOIO HELSINKI-PALERMO

Parlando poi del valore europeo del progetto, Ciucci ha ricordato che “nel giugno 2024 il Consiglio europeo ha confermato il Ponte come una tessera fondamentale del corridoio scandinavo-mediterraneo Helsinki-Palermo. Su questo percorso ci sono tre discontinuità: la prima fra Germania e Danimarca, dove è in costruzione una galleria sottomarina stradale-ferroviaria che verrà completata nel 2029; il secondo è il Tunnel del Brennero tra Italia e Austria, anch’esso in fase di costruzione. La terza e ultima discontinuità è il Ponte sullo Stretto e, rispettando gli impegni e la tempistica annunciata, potrà essere completato nel 2033”.

Come ulteriore conferma della validità europea del Ponte, l’ad di Stretto di Messina ha parlato del “co-finanziamento che abbiamo ottenuto per la progettazione esecutiva della parte ferroviaria. Finanziamento ottenuto partecipando a un bando di gara, in concorrenza con i progetti di tutti gli altri Paesi europei. Nel giudizio finale è stato accertato che il Ponte risponde agli obiettivi fondamentali della rete TEN-T (coesione, efficienza, sostenibilità, incremento di benefici per gli utenti), ma è stato anche sottolineato che porterà un risparmio significativo di tempo di viaggio, una riduzione dell’impatto acustico e delle emissioni climalteranti”.

IL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DELL’OPERA

Per quanto riguarda il piano economico-finanziario dell’opera, Ciucci ha tenuto a sottolineare che “la Stretto di Messina Spa è una società in-house, quindi non ha l’obiettivo di realizzare un utile. Inoltre, il finanziamento dell’opera è tutto basato su fondi pubblici, contributi a fondo perduto, quindi per definizione non rimborsabili. Il piano economico-finanziario di coprire attraverso i ricavi soltanto i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, i costi di gestione, con una valutazione del traffico molto prudente, sostanzialmente in linea con l’attuale traffico nello Stretto, questa impostazione ci ha consentito di ridurre le tariffe al di sotto dei 10€ per le autovetture, di gran lunga inferiori ai costi attuali dell’attraversamento”.

LE PROSSIME TAPPE

Infine, ha concluso Ciucci, “una volta ottenuta la registrazione della Corte dei Conti, della delibera Cipess e del decreto interministeriale dell’approvazione dell’atto aggiuntivo, verrà avviata immediatamente l’attività operativa per la realizzazione, iniziando dalla progettazione esecutiva, dalle prime opere sul territorio e dall’inizio graduale dell’attività espropriativa. L’avvio di queste attività sarà preceduto dalla stipula dei protocolli di legalità con le competenti procedure: la legalità è un valore assoluto, riconosciuto e rispettato da Stretto di Messina. Così facendo, il completamento dell’opera è previsto per fine 2032, inizio 2033”.

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