L’analisi di Handelsblatt svela profonde disparità distrettuali slegate dalle politiche federali: mentre la Bassa Sassonia corre, i ricorsi legali e la tutela delle specie paralizzano i cantieri in Turingia e Baden-Württemberg.
Un’analisi esclusiva condotta dal quotidiano economico tedesco Handelsblatt, basata sui dati forniti dall’iniziativa “Goal 100”, ha rivelato che i fattori locali influenzano in modo significativo i tempi di approvazione e costruzione degli impianti eolici in Germania, molto più delle politiche federali o regionali. I risultati, che si spingono fino al livello dei singoli distretti, mostrano una situazione estremamente variegata, con differenze marcate tra un Land e l’altro. La maglia nera tocca a due realtà geograficamente distanti: Erfurt, capoluogo della Land orientale della Turingia, e Sigmaringen, che invece si trova nel sud-occidentale Baden-Württemberg. Qui i tempi di approvazione per i parchi eolici sono risultati tra i più lunghi del Paese.
Erfurt, situata nel cuore verde della Germania centro-orientale, ha registrato un tempo medio di approvazione di quasi 3000 giorni, ovvero oltre otto anni, per ottenere il via libera a un parco eolico. Sigmaringen, un distretto nella parte meridionale del Baden-Württemberg, non è stato da meno, con una media di 1400 giorni (circa quattro anni) necessari per completare le procedure autorizzative. Questi dati, elaborati su un campione di oltre 42.000 impianti eolici, evidenziano come le dinamiche locali giochino un ruolo determinante nel rallentare o accelerare la transizione energetica tedesca.
UNA FOTOGRAFIA COMPLESSA
L’analisi di Handelsblatt si basa sui dati forniti da “Goal 100”, un’iniziativa che raccoglie informazioni sui processi autorizzativi degli impianti eolici in Germania. Tuttavia, il dataset non include i quattro stati federali di Baviera, Bassa Sassonia, Sassonia-Anhalt e Meclemburgo-Pomerania Anteriore, poiché questi non hanno fornito dati completi. Nonostante questa limitazione, lo studio offre una panoramica dettagliata delle disparità regionali, calcolando un periodo medio di approvazione per ogni distretto o città indipendente con più di cinque turbine eoliche approvate.
Oltre a Erfurt e Sigmaringen, un altro distretto che si distingue per i tempi particolarmente lunghi è Spree-Neiße, nel Brandeburgo, dove le autorizzazioni hanno richiesto in media 841 giorni. Al contrario, ci sono realtà come la città di Worms, in Renania-Palatinato, dove i tempi si riducono a soli 210 giorni. Queste differenze non sono solo tra Stati federali, ma anche all’interno degli stessi. Ad esempio, nel Brandeburgo, mentre il distretto di Oberhavel ha registrato una media di 316 giorni, Spree-Neiße ha impiegato più del doppio del tempo. Simili discrepanze si osservano in Renania-Palatinato, dove il distretto di Mayen-Koblenz ha necessitato di 949 giorni, contro i 210 di Worms.
POCHE DIFFERENZE TRA EST E OVEST
Uno degli aspetti più interessanti dell’analisi è che mette in discussione molte delle spiegazioni convenzionali sulle differenze nei tempi di approvazione. Ad esempio, non è possibile attribuire le disparità esclusivamente alle diverse situazioni giuridiche tra gli Stati federali o alle differenze culturali tra la Germania occidentale e orientale. Un precedente studio dell’Istituto dell’economia tedesca di Colonia aveva evidenziato come il sostegno all’energia eolica nelle zone rurali della Germania orientale fosse significativamente inferiore rispetto a quello della Germania occidentale. Tuttavia, questa differenza di atteggiamento non sembra tradursi in tempi di approvazione più lunghi o più brevi. Sia a est che a ovest, infatti, si trovano distretti con procedure veloci e altri con ritardi significativi.
Unico Land che si distacca per la celerità delle autorizzazioni è la Bassa Sassonia dove, secondo dati recenti dell’Associazione tedesca dell’energia eolica e della Federazione delle industrie meccaniche, l’iter amministrativo per l’approvazione di nuovi progetti eolici si è ridotto a 13 mesi in media, con un taglio di circa sei mesi rispetto alla tempistica nazionale. È soprattutto grazie a questa regione settentrionale che la Germania ha potuto registrare buoni risultati nei primi sei mesi del 2025.
I FATTORI CHE INFLUENZANO I RITARDI
Uno dei principali ostacoli all’espansione dell’energia eolica in Germania è rappresentato dalle lunghe battaglie legali. Un caso emblematico, evidenziato dal quotidiano di Düsseldorf, è quello della NEW AG di Mönchengladbach, che ha dovuto affrontare procedimenti giudiziari presso il tribunale regionale di Düsseldorf e la corte d’appello di Münster per ottenere l’approvazione di un parco eolico a Viersen. Sebbene l’azienda abbia vinto entrambe le cause, il fallimento del produttore di turbine Senvion ha reso necessaria una riprogettazione del piano, con ulteriori ritardi.
Un sondaggio tra gli sviluppatori di progetti eolici di un paio di anni fa aveva confermato che i ritardi causati da azioni legali sono una delle principali cause di fallimento dei progetti. Tuttavia, la ragione più frequente dei ritardi è legata alla protezione delle specie. Ad esempio, nel Brandeburgo, un progetto è stato più volte rimandato a causa delle preoccupazioni per la salvaguardia dell’aquila di mare, una specie protetta. Questo aspetto, unito alla complessità delle procedure burocratiche, rende spesso difficile rispettare i tempi previsti.
UNA SFIDA PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA
I risultati dell’analisi di Handelsblatt evidenziano dunque una realtà complessa e frammentata, in cui i fattori locali giocano un ruolo cruciale nel determinare i tempi di approvazione degli impianti eolici. Questo cambia la prospettiva entro la quale deve muoversi il legislatore. Per accelerare la transizione energetica, sarà necessario non solo intervenire a livello federale, ma anche affrontare le specificità locali, riducendo gli ostacoli burocratici e promuovendo un maggiore dialogo tra gli stakeholder. È anche la richiesta avanzata più volte dalle organizzazioni industriali del settore: solo in questo modo – avvertono – la Germania potrà estendere secondo i piani previsti la costruzione di nuovi campi eolici e dare continuità al buon risultato registrato nella prima metà del 2025.



