A Melendugno nella zona sita in località Paesane, in cui recentemente era stato avviato l’espianto di 448 alberi di ulivo, la procura di Lecce ha disposto il blocco dei lavori
Nuova puntata per la telenovela del gasdotto Tap (Trans adriatic pipeline) in via di realizzazione in Puglia. Questa stavolta la Procura della Repubblica di Lecce ha disposto il sequestro di una parte del nuovo cantiere a Melendugno nella zona sita in località Paesane, in cui recentemente era stato avviato l’espianto di 448 alberi di ulivo, che si trovano sul tracciato del gasdotto. Il cantiere del microtunnel dove correrà il gasdotto è tutt’ora operativo, dal momento che il sequestro ha riguardato solo la porzione di cantiere dove sono stati espiantanti gli ultimi ulivi.
LA VICENDA
Lunedì scorso alcuni parlamentari del Movimento Cinque Stelle avevano visitato il cantiere insieme al sindaco di Melendugno, Marco Poti, e avevano poi presentato un esposto alla magistratura per valutare la legittimità degli ulteriori espianti, dopo i 200 circa effettuati nella scorsa primavera in località San Basilio.
IL SEQUESTRO PER VIOLAZIONE DELLA PRESCRIZIONE NELLA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE
La porzione di cantiere, stando all’istanza presentata, violerebbe la prescrizione contenuta nella valutazione d’impatto ambientale. Da qui il sequestro firmato dal Procuratore della Repubblica Leonardo Leone De Castris e dalla pm Valeria Farina Valaori, ed eseguito dai carabinieri del Noe e forestali che hanno svolto accertamenti.
I LAVORI IN CORSO NEL CLUSTER 5 
I lavori – che avrebbero dovuto concludersi il 30 aprile – sono in corso nel cosiddetto “cluster 5”, parte di un tracciato più ampio, lungo 8,2 chilometri con una fascia di circa 30 metri di larghezza a cavallo del futuro tubo, che dal cantiere di San Basilio porta alla “Masseria del Capitano”.
TAP: FIDUCIA IN MAGISTRATURA, CONVINTI DI AVER OPERATO NEL RISPETTO DELLA LEGGE
“Tap, nella convinzione di aver operato nel pieno rispetto delle disposizioni legislative in materia e delle autorizzazioni ricevute, ribadisce l’assoluta fiducia nella magistratura e fornirà tempestivamente alla Procura tutti i chiarimenti necessari volti ad ottenere il dissequestro dell’area”, ha chiarito la società che si occupa della realizzazione dell’opera in una nota.