Tra le misure aumento dell’offerta e riduzione della domanda, massimizzazione della produzione da altre fonti come il carbone e gli impianti a olio combustibile e riduzione del consumo di gas nel settore termoelettrico
Il governo ha dato il via libera all’unanimità al decreto per gli aiuti di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all’Ucraina e per mettere in sicurezza il sistema elettrico italiano. La prima decisione ha riguardato lo stato di emergenza che è stato prolungato fino al 31 dicembre di quest’anno. Per i rifugiati ucraini sono stati stanziati, invece, 10 milioni di euro.
LE MOSSE DEL GOVERNO
Per quanto riguarda l’energia sono tre gli assi su cui ha puntato il governo: aumento dell’offerta e riduzione della domanda, massimizzazione della produzione da altre fonti come il carbone e gli impianti a olio combustibile e riduzione del consumo di gas nel settore termoelettrico, il tutto in coordinamento con Terna, il gestore della rete di trasmissione nazionale.
Più precisamente, riporta il comunicato finale del Cdm, “una seconda parte (del decreto, ndr) si occupa del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza. La norma rende immediatamente attuabile, se fosse necessario, la riduzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive, attraverso la massimizzazione della produzione da altre fonti e fermo restando il contributo delle energie rinnovabili. Per rendere concretamente operative le misure, si affida una serie di compiti a Terna S.p.A., in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale.