Oltre al monumento simbolo della città, il sindaco Hidalgo ha previsto anche l’abbassamento della temperatura dell’acqua nelle piscine e la riduzione del riscaldamento negli edifici pubblici
Parigi spegnerà le luci della Torre Eiffel un’ora prima del normale, abbasserà la temperatura dell’acqua nelle piscine comunali e ritarderà il riscaldamento degli edifici pubblici per risparmiare energia quest’inverno. Lo ha affermato il sindaco della città, Anne Hidalgo.
La Torre Eiffel attualmente è illuminata fino all’una di notte da un sistema di illuminazione che le conferisce un bagliore dorato. Alla fine di ogni ora, mentre è accesa, brilla grazie a 20.000 lampadine lampeggianti. Lo spegnimento delle luci del monumento alle 23:45 comporterà una riduzione del 4% del suo consumo energetico.
LE MISURE DI RISPARMIO ENERGETICO A PARIGI
Hidalgo ha affermato che dal 23 settembre l’illuminazione negli edifici pubblici di Parigi sarà spenta alle 22:00, la temperatura dell’acqua nelle piscine verrà ridotta da 26 a 25 gradi Celsius e il riscaldamento negli edifici pubblici sarà ridotto a 18 gradi.
La bolletta energetica della capitale quest’anno toccherà i 90 milioni di euro, 35 milioni in più del solito, nonostante i contratti a lungo termine di elettricità e gas che proteggono le autorità dal peggiore degli aumenti dei costi.
IL RISPARMIO ENERGETICO NEI PAESI EUROPEI
Gli sforzi di Parigi seguono le misure simili intraprese da altre città in tutta Europa, mentre l’Unione Europea cerca di affrontare la questione energetica. Oltre a spegnere prima le luci su edifici pubblici e monumenti storici – come in Germania e in Olanda – le autorità consigliano alle persone di fare docce più brevi per risparmiare energia, e stanno anche abbassando la temperatura delle piscine.
Queste decisioni fanno tutte parte degli sforzi per ridurre il consumo di energia del 15% in tutta l’UE, secondo i piani stabiliti dalla Commissione Europea il mese scorso. Eppure la pressione sta aumentando per trasformare questi tagli in realtà, con la Commissione che a inizio settembre ha proposto che fossero resi obbligatori anziché volontari, cosa che in questi giorni sta effettivamente avvenendo.
I tagli ai consumi energetici sono uno strumento essenziale per l’Unione Europea per arginare la crisi energetica che sta vivendo: oltre ai tagli ai consumi, i piani prevedono anche un tetto massimo ai prezzi dell’energia per le famiglie e un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità da fonti diverse dal gas naturale. L’UE sta pianificando anche un intervento diretto nei mercati dell’elettricità del blocco,, nel mezzo di una crisi di liquidità che minaccia decine di società energetiche.