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Rallenta La Crescita Dell'energia Solare In Europa, Pesa L'inflazione

A Modena firmato il protocollo d’intesa, la Hydrogen Valley si farà

L’accordo, siglato da Snam e Gruppo Hera, farà della città emiliana una delle capitali europee dell’idrogeno rinnovabile. Tra i principali beneficiari, il settore della mobilità, il trasporto pubblico locale e le industrie
Al via l’Hydrogen Valley modenese, tra i primi e più rilevanti progetti di sviluppo dell’idrogeno rinnovabile per favorire la transizione energetica in Italia. È stato firmato oggi a Modena, in Municipio, il protocollo d’intesa per la creazione di un polo di produzione dell’idrogeno realizzato da Gruppo Hera e Snam, con l’obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione dell’Emilia-Romagna. Lo sviluppo di una filiera di questo vettore energetico rinnovabile avrà, inoltre, importanti e positive ricadute di carattere ambientale, sociale ed economico in una regione a forte vocazione imprenditoriale.

L’ACCORDO SULLA HYDROGEN VALLEY DI MODENA

Il documento è stato sottoscritto da Comune di Modena, Gruppo Hera, Snam, Seta, Unimore, Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile (AESS), Consorzio Aree Produttive (CAP), Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, Energia e Sviluppo Sostenibile (ENEA), Fondazione Democenter Sipe e Camera di Commercio di Modena.

Erano presenti alla firma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, l’Amministratore delegato del Gruppo Hera Orazio Iacono, l’Executive Director Decarbonization Unit di Snam Piero Ercoli, il Magnifico Rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro, il presidente di Seta Alberto Cirelli, il direttore di Aess Piergabriele Andreoli, il presidente della Camera di commercio di Modena Giuseppe Molinari, il direttore di Cap Luca Biancucci, il presidente della Fondazione Democenter-Sipe Roberto Zani. Era presente anche Giuseppina Gualteri, presidente di Tper e ha inviato un videomessaggio Giorgio Graditi, direttore generale Enea.

IdrogeMO, IL POLO PRODUTTIVO PER PRODURRE IDROGENO RINNOVABILE

Fulcro dell’Hydrogen Valley modenese sarà IdrogeMO, il progetto di Gruppo Hera e Snam per la realizzazione di un polo produttivo in grado di produrre fino a 400 tonnellate di idrogeno rinnovabile l’anno, con la possibilità di futuri ampliamenti per incrementarne la produzione. Complessivamente, l’investimento previsto ammonta a oltre 20 milioni di euro. Data la sua rilevanza ai fini della transizione energetica e della decarbonizzazione del territorio, la partnership tra Gruppo Hera, Herambiente e Snam ha già ottenuto lo scorso aprile da parte della Regione Emilia-Romagna un finanziamento da 19,5 milioni di euro, stanziato nell’ambito del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Le potenzialità dell’Hydrogen Valley modenese sono già state recepite dal settore della mobilità: le aziende di trasporto pubblico locale Seta e Tper hanno infatti in programma di convertire parte della loro flotta in mezzi alimentati a idrogeno. La stessa attenzione per lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno green è inoltre stata manifestata dal settore industriale locale, con particolare riferimento ad automotive e aziende cosiddette hard-to-abate del distretto ceramico, per la decarbonizzazione dei propri processi produttivi.

In questo contesto, Fondazione Democenter Sipe si impegnerà a coinvolgere i segmenti di mercato interessati, la Camera di Commercio promuoverà proposte progettuali e linee di sviluppo strategiche, mentre il Consorzio Aree Produttive potrà concorrere all’analisi delle aree oggetto di intervento. Nel frattempo, Unimore, con un pool di ricercatori, svilupperà il centro di eccellenza interdipartimentale dedicato all’idrogeno (H2 MO.RE).

IL PROGETTO ED I RUOLI DI HERA E SNAM

Nella realizzazione di IdrogeMO, le società avranno un ruolo distinto ma interconnesso: Hera sarà il soggetto capofila, la controllata Herambiente si occuperà della realizzazione dell’impianto fotovoltaico, e Snam si occuperà della realizzazione dell’impianto di produzione dell’idrogeno. In particolare, il parco fotovoltaico da 6 MW, con un innovativo impianto a pannelli solari galleggiante su uno specchio d’acqua, sarà realizzato presso la discarica esaurita del Comune di Modena in concessione a Herambiente, quindi senza alcun consumo di suolo utile, in ottica di economia circolare. L’impianto fotovoltaico alimenterà un elettrolizzatore – dispositivo che estrae idrogeno dall’acqua attraverso un processo di elettrolisi – installato in un’area industriale dismessa in via Caruso a Modena.

L’ELETTROLIZZATORE E L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Per consentire il funzionamento dell’elettrolizzatore – la cui potenza è di 2,5 MW – anche in assenza di luce solare e in orario notturno, è prevista una batteria per lo stoccaggio dell’energia elettrica. Snam si occuperà della realizzazione dell’impianto di produzione dell’idrogeno, un vettore al cui sviluppo l’azienda sta lavorando su più fronti, coerentemente con gli obiettivi comunitari definiti nel Repower EU Plan e in forza di un piano strategico al 2026 che ha destinato 1 miliardo di euro a iniziative di decarbonizzazione.

L’impianto potrà essere gestito da una “società veicolo” (SPV- Special Purpose Vehicle), cioè da una società ad hoc controllata dal Gruppo Hera e partecipata da Snam, che si occuperà, oltre che della produzione, anche della commercializzazione dell’idrogeno verde. Si tratta di un centro di produzione dell’idrogeno totalmente green, la cui fase di progettazione è in corso di finalizzazione e l’inizio dei lavori per la realizzazione degli impianti è previsto entro il 2024. L’impianto fotovoltaico sarà ultimato entro il 2025 e il polo dell’idrogeno sarà pronto nel 2026. Attualmente sono già in fase di lancio le gare per l’assegnazione dei contratti di fornitura e lavori.

L’IDROGENO UTILIZZATO NELLA MOBILITA’ URBANA ED EXTRAURBANA

L’idrogeno prodotto dall’impianto di Modena potrà, inoltre, rifornire l’azienda di trasporto pubblico locale Seta, che con fondi PNRR ha già avviato le procedure per l’acquisto di 12 bus, per un totale di circa 50 tonnellate l’anno, garantendo una percorrenza di 660.000 chilometri e un conseguente risparmio di CO2 pari a 737 tonnellate/anno (rispetto ad autobus alimentati a gasolio).

La possibilità di alimentare a idrogeno alcuni autobus della flotta Seta e Tper, nelle province di Bologna, Ferrara e Modena, risponde all’esigenza di rendere sempre più sostenibile la mobilità nel territorio dell’Emilia-Romagna. Non a caso, le aziende di trasporto pubblico locale si sono già impegnate per convertire parte della loro flotta a idrogeno. Quest’ultimo, rispetto all’alimentazione elettrica, grazie a una maggiore autonomia, è infatti ritenuto più idoneo ad alimentare mezzi a lunga percorrenza giornaliera, in particolare autobus che percorrono linee extraurbane. La velocità di rifornimento dei mezzi è inoltre paragonabile a quella dei veicoli alimentati con combustibili tradizionali.

ERCOLI (SNAM): NORMATIVA UE CI PERMETTERÀ DI IMPLEMENTARE PROGETTI CONCRETI

“Stiamo facendo per la prima vota tante cose. Per Snam l’idrogeno è un qualcosa in cui abbiamo creduto già da anni, abbiamo creato una struttura che si occupa di decarbonizzazione, collaboriamo con le università in questo ambito e ci siamo concentrati nel dare supporto al progetto di Modena di realizzazione dell’elettrolizzatore. Questa è una tecnologia matura, ma che nel tempo dovrà essere scalata, perché è vecchia di 100 anni, ma oggi la stiamo utilizzando in una maniera del tutto diversa. Su questo ci sarà un’evoluzione tecnologia che seguiremo anche a livello europeo”. Lo ha dichiarato l’executive director Decarbonization Unit di Snam, Piero Ercoli, che ha aggiunto: “ormai il quadro sull’idrogeno è più chiaro: l’Unione europea ha avuto un periodo di gestazione lungo, ma ha completato un quadro regolatorio che ora dovrà essere recepito nelle direttive italiane. Questo ci permetterà di implementare dei progetti concreti. Il territorio di Modena ha una grande ricettività e capacità di innovazione, e con questo progetto lo ha dimostrato”.

IACONO (HERA): EMILIA-ROMAGNA TERRITORIO IDEALE PER SVILUPPARE ECOSISTEMI ENERGETICI

“Il nostro impegno sull’idrogeno – ha commentato l’amministratore delegato del Gruppo Hera, Orazio Iacono – è una delle tante espressioni del ruolo che una multiutility come il Gruppo Hera, anche attraverso altre progettualità – dalla produzione di biometano alle altre energie rinnovabili -, intende giocare nel percorso di transizione energetica delle nostre città. L’Emilia-Romagna da questo punto di vista è un territorio ideale per innovare e sviluppare ecosistemi energetici, che rappresentano il volano di nuove opportunità per incrementare la crescita economica e il benessere delle comunità. IdrogeMO, progetto di cui siamo capofila, ne è la dimostrazione più evidente, in linea con gli obiettivi comunitari di decarbonizzazione e con le esigenze del settore della mobilità e delle industrie più energivore”.

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