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A2A, parte l’era di Patuano e Mazzoncini al vertice

Oltre alle due figure di vertice, fanno parte del cda di A2a il vicepresidente Giovanni Comboni, Fabio Lavini, Maria Grazia Speranza, Christine Perrotti, Federico d’Andrea, Stefania Bariatti e Gaudiana Giusti, Vincenzo Cariello, Secondina Ravera e Luigi De Paoli

L’assemblea dei soci della multiutility A2A ha approvato la trimestrale, confermato il dividendo a 0,0775 euro per azione con il pagamento della cedola dal prossimo 20 maggio e ha nominato il nuovo Cda. Si è chiusa così, racconta il Corriere della Sera edizione Brescia, “la gestione, durata sei anni, del tandem Valotti-Camerano e si è aperta la nuova era che vedrà alla guida della multiutility lombarda per i prossimi tre anni Marco Patuano alla presidenza e Renato Mazzoncini come amministratore delegato”.

IL NUOVO CDA

“È stata l’assemblea dei soci di ieri a rendere ufficiale il passaggio di consegne, con la nomina del nuovo consiglio d’amministrazione composto, oltre alle due figure di vertice, dal vicepresidente Giovanni Comboni, da Fabio Lavini, Maria Grazia Speranza, Christine Perrotti — indicati dal Comune di Brescia, che pariteticamente insieme a Palazzo Marino detiene il 50% delle azioni della società —, da Federico d’Andrea, Stefania Bariatti e Gaudiana Giusti — legati all’amministrazione milanese —, Vincenzo Cariello, Secondina Ravera e Luigi De Paoli — tratti dalla lista presentata congiuntamente da un gruppo di azionisti di minoranza costituito da società di gestione del risparmio e investitori istituzionali, titolari complessivamente di una partecipazione pari al 2,3% del capitale sociale”, si legge sul quotidiano.

NESSUN PROBLEMA SU NOMINA MAZZONCINI

“Durante l’assise, è stata sollevata da parte di un azionista la tesi secondo cui Renato Mazzoncini non disporrebbe dei requisiti di onorabilità definiti dal codice etico di A2A poiché indagato per truffa dalla procura di Perugia (all’epoca Mazzoncini era Ceo di Ferrovoe dello Stato) e incluso nella lista degli undici avvisi di garanzia emanati dal tribunale di Parma per turbativa d’asta sulla gara di aggiudicazione del servizio di trasporto locale. Secca la risposta di A2A: ‘I requisiti sono stati verificati dai soci proponenti prima del deposito delle liste e dalla documentazione si evince che il candidato ha dichiarato, sotto la propria responsabilità, di essere in possesso del requisito di onorabilità’”:

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