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Petrolio, accordo di collaborazione tra Israele ed Emirati Arabi Uniti

Il memorandum sul petrolio arriva dopo il raggiungimento di un accordo per la normalizzazione dei rapporti tra Israele ed Emirati, promosso dagli Stati Uniti

Israele e gli Emirati Arabi Uniti hanno raggiunto un accordo sul trasporto di petrolio attraverso una rete di infrastrutture tra il mar Rosso e il mar Mediterraneo.

COSA SAPPIAMO SULL’ACCORDO

Martedì scorso l’Europe Asia Pipeline Company (EAPC), compagnia controllata dal governo israeliano che gestisce condotte e terminal nel paese, ha annunciato la firma di un memorandum d’intesa con MED-RED Land Bridge Ltd., un consorzio di aziende israeliane ed emiratine con base negli Emirati.

Il memorandum prevede la reciproca collaborazione sullo stoccaggio e il trasporto di greggio e prodotti petroliferi tra il golfo Persico e i mercati occidentali, e tra il Mediterraneo e l’Asia. Non è stato però rivelato il valore economico dell’intesa e nemmeno i volumi e l’origine del petrolio che sarà trasportato.

Il memorandum arriva dopo il raggiungimento di un accordo per la normalizzazione dei rapporti tra Tel Aviv e Abu Dhabi, che ha già portato all’avvio di voli diretti tra i due paesi. Il progetto di cooperazione petrolifera riceverà probabilmente l’appoggio degli Stati Uniti, che sono stati principali promotori dell’avvicinamento diplomatico tra Israele ed Emirati, in funzione anti-iraniana.

COSA FA EUROPE ASIA PIPELINE COMPANY

Europe Asia Pipeline Company gestisce l’omonimo oleodotto (noto anche come Trans-Israel Pipeline), che collega le città israeliane di Eilat e di Ashkelon: la prima si trova sul mar Rosso, mentre la seconda si affaccia sul Mediterraneo. Ha una capacità di 600mila barili al giorno.

Costruito negli anni Sessanta, era gestito congiuntamente da Israele e dall’Iran finché le due nazioni non sono diventate nemiche dopo la rivoluzione islamica iraniana del 1979. Per qualche tempo Tel Aviv ha continuato a permettere a Teheran di spedire il suo petrolio tramite l’oleodotto; al momento non si hanno informazioni certe sui flussi che passano per la condotta, dato che i funzionari israeliane le classificano come riservate.

L’Europe Asia Pipeline si propone come un’alternativa al canale di Suez, che non può accogliere navi sopra una certa dimensione, e all’oleodotto egiziano SUMED, che muove petrolio in un’unica direzione (dal mar Rosso al Mediterraneo). Nonostante le limitazioni, sono le due opzioni più utilizzate per il trasporto del petrolio dalla regione del golfo all’Europa.

ALCUNI DATI SUGLI EMIRATI ARABI UNITI

Gli Emirati Arabi Uniti sono il terzo maggiore produttore di petrolio tra i membri dell’OPEC, con una capacità di 4 milioni di barili al giorno.

Abu Dhabi esporta il suo greggio principalmente in Asia; in Europa, invece, vende soprattutto prodotti raffinati, trasportati su petroliere che attraversano il mar Rosso.

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