Una vetrata fotovoltaica per i Musei, solare sui tetti e colonnine di ricarica. Il piano del Vaticano e di Acea per la transizione green dello Stato
Una vetrata fotovoltaica che copre il Cortile delle Corazze nei Musei Vaticani. È la prima pietra, posata oggi, della collaborazione tra il Vaticano e ACEA che mira a favorire la transizione dello Stato verso la Net Zero Economy. L’impianto assicurerà un risparmio di 72 MWh l’anno di energia, con una produzione di 164 MW/h all’anno. Ma la strategia per la decarbonizzazione non si ferma alle rinnovabili. Infatti, comprende anche la realizzazione di nuove colonnine di ricarica per spingere la mobilità elettrica. È quanto emerse nel corso della presentazione della conferenza stampa di presentazione della copertura vetrata fotovoltaica all’ingresso dei Musei Vaticani.
VETRATA FOTOVOLTAICA, I BENEFICI
Gli impianti fotovoltaici installati nella vetrata dei Musei Vaticani produrranno energia rinnovabile per coprire parte dei consumi elettrici dei Musei e contribuiranno ad abbattere la Carbon Foot Print dello Stato. Inoltre, la sostituzione dei vetri esistenti con i nuovi vetri fotovoltaici assicura un rilevante isolamento termico e effetto di ombreggiamento. Il nuovo impianto di illuminazione, da parte sua, ha permesso di aumentare l’efficienza illuminotecnica e di valorizzare esteticamente il sito.
L’impianto installato sulla vetrata è composto da moduli con sette strati bifacciali. Una tecnologia che permette “un drastico abbattimento dei costi energetici e maggiore isolamento termico. Il bilancio è un risparmio di 72 MWh l’anno di energia, con una produzione di 164 MW/h all’anno, che permette di avviarci verso il Net 0. Contemporaneamente, abbiamo realizzato 10 punti di ricarica per auto elettrica. Altri 22 sono stati realizzati con Acea, su 35 complessivi”, ha detto l’ing. Salvatore Fatina, Direttore Direzione Infrastrutture e Servizi del Governatorato.
Un primo passo verso il raggiungimento della Net Zero Economy all’interno dello Stato.
“Parliamo di un impianto molto innovativo che unisce la tecnologia alla bellezza del luogo, Acea aiuterà il Vaticano a raggiungere le 0 emissioni. Si tratta di un impianto che comprende moduli innovativi ed efficienti. Una sfida che abbiamo raccolto, collaborando con il Governatorato, la Direzione Infrastrutture e l’intera città del Vaticano per realizzare il primo passo di un tassello di iniziative che ci accingiamo a realizzare insieme alla citta del Vaticano per una completa transizione verso una Net Zero Economy all’interno di questo Stato”, ha affermato Barbara Marinali, presidente di ACEA, sottolineando che il progetto è stato realizzato in tempi record da Areti: avvio della progettazione a gennaio, inizio del cantiere a maggio e partenza dei lavori nei primi di dicembre.
ACEA, SOLARE SU SUPERFICI CONTRO IL CONSUMO DI SUOLO
Una delle sfide principali per la decarbonizzazione delle città è il minor consumo di suolo, secondo Marinali.
“L’obiettivo del percorso intrapreso con la città del Vaticano, e della stessa città di Roma, è raggiungere le 0 emissioni. Il suolo nelle grandi città è molto consumato, quindi la sfida è integrare e trovare spazi dove realizzare infrastrutture fotovoltaiche in luoghi fortemente antropizzato. La sfida è realizzare la transizione con infrastrutture compatibili con l’esistente”, ha sottolineato Marinali.
“L’impianto installato nella vetrata abbatte le emissioni di CO2 e migliora l’isolamento termico degli spazi, oltre ad ad avere un valore estetico. I pannelli sono 235 per 1200 m2, 47,5 tonnellate di CO2 evitata all’anno. Sono moduli con due lastre di vetro temperato nella lasta superiore sono integrate le cellule fotovoltaiche, determinando un effetto di ombreggiamento che favorisce l’isolamento termico. I due impianti sono il tassello iniziale del percorso che porterà il quotidiano al Net-0. Il ponteggio interno è di pari difficoltà rispetto alla posa dei pannelli”, ha affermato Stefano Liotta, Head of Business Development and EPC for SCV di ACEA.
I PROGETTI FUTURI DEL VATICANO E ACEA: AUTO E SOLARE
Il piano per la transizione verso le zero emissioni prevede anche colonnine di ricarica per le auto elettriche e pannelli solari su alcuni tetti del Vaticano.
“I Magazzini della Vignaccia sono il secondo tassello di questo percorso verso il Net Zero. Gli impianti rivestiranno il doppio della superficie rispetto ai Musei, i lavori termineranno nei primi mesi dell’anno prossimo. Tra i progetti c’è anche la realizzazione di altre colonnine di ricarica elettrica, ma anche progetti su parte dei tetti nella città del Vaticano che lo consentono per raggiungere il Net Zero. L’impianto ha una potenza di 135 Kw all’anno, l’altro produrrà il doppio”, ha affermato l’ing. Salvatore Farina, Direttore Direzione Infrastrutture e Servizi del Governatorato a margine della conferenza stampa di presentazione della copertura vetrata fotovoltaica all’ingresso dei Musei Vaticani.
“La ricarica elettrica del parcheggio Petriano è la prima struttura che abbiamo realizzato con ricarica elettrica, dove sono state realizzate diverse infrastrutture, quali 20 punti di ricarica da 22 kw, 2 punti di ricarica da 240 kW, 1′ colonnine da 44 kW. Inoltre, troviamo la piattaforma di gestione di tutte le infrastrutture dello Stato del Vaticano che abbiamo iniziato a realizzare”, ha affermato Stefano Liotta, Head of Business Development and EPC for SCV di ACEA.