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Addio maxi-bollette. Cosa cambia per il consumatore

Con l’addio alle maxi-bollette, i gestori non potranno più richiedere al consumatore somme che vadano al di là dei due anni precedenti l’emissione della bolletta. E non solo
La Manovra di Bilancio 2018 decreta l’addio alle fastidiose maxi-bollette. Copsa significa? In pratica, come spiega l’associazione Codici, per legge , nei contratti di forniture di acqua, gas e di energia elettrica il diritto al corrispettivo si prescriverà in due anni. I gestori non potranno più richiedere al consumatore somme che vadano al di là dei due anni precedenti l’emissione della bolletta.
Non solo. Sempre come stabilito con la Manovra 2018, altro diritto dell’utente è quello d sospendere i pagamenti in attesa di una verifica della legittimità di condotta dell’operatore, nel caso, per esempio, siano state emesse fatture a debito per conguagli relativi a periodi maggiori di due anni. Pagamento sospeso anche nel momento in cui l’utente abbia presentato reclami riguardanti i conguagli nelle forme previste dall’Autorità o l’Autorità garante abbia aperto un procedimento per l’accertamento di eventuali violazioni del codice del consumo (relative alle modalità di rivelazione dei consumi, di esecuzione dei conguagli o di fatturazione utilizzata dall’operatore interessato).
E ancora. Nella Manovra 2018 si stabilisce l’obbligatorietà per l’utente di ricevere il rimborso dei pagamenti effettuati entro tre mesi (a titolo di indebito conguaglio), in caso di esito della verifica sulla legittimità della condotta dell’operatore. Eccezion fatta per casi in cui la mancata o l’erronea rilevazione dei dati di consumo sia da legarsi ad una responsabilità acclarata dell’utente.
Queste novità, ricordiamo, riguardano le bollette di utenti domestici e microimprese, ovvero tutte le aziende con meno di 10 dipendenti (o con un bilancio annuo sotto ai 2 milioni di euro). Per gas ed elettricità, le nuove norme si applicheranno anche ai rapporti tra venditori e distributori.