Il bilancio del vertice in Alaska. Nessun passo avanti sulla pace in Ucraina, ma aperture sulle sanzioni e affari energetici
Il vertice fiume tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump si è rivelato un buco nell’acqua per la pace in Ucraina. Il vero vincitore sembra la Russia, che può esultare per la promessa di Trump di revocare alcune sanzioni alla Russia. Non si hanno ancora notizie invece riguardo le concessioni americane sul fronte di energia e terre rare.
TRIVELLAZIONI IN ALASKA IN ARRIVO?
La valigetta di Trump conteneva diverse proposte energetiche. Una delle possibilità sul tavolo è l’utilizzo di navi rompighiaccio nucleari russe per facilitare lo sviluppo di progetti LNG e gas in Alaska, quali Alaska LNG e Qilak LNG. La seconda leva che il tycoon potrebbe aver utilizzato per convincere Putin sono le terre rare, di cui il Paese è ricco.
“Abbiamo fatto grandi progressi con Putin. Abbiamo avuto un incontro estremamente produttivo e molti punti sono stati concordati. Ne mancano solo pochi. Alcuni non sono così significativi, uno è probabilmente il più significativo. Chiamerò la Nato e poi Zelensky per fare accettare loro questo accordo. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Putin. Abbiamo avuto incontri duri, altri buoni. Ci sono state interferenze a causa delle problematiche che si sono verificate. Ma ora avremo molti rapporti positivi. Abbiamo affrontato molti punti. Non siamo arrivati alla conclusione ma abbiamo grandi possibilità di arrivarci”, ha detto Donald Trump dopo l’incontro con lo zar, sottolineando che ci sono “pochissimi” problemi irrisolti con la Russia.
CHI HA VINTO IN ALASKA
Ad oggi Mosca sembra l’unico vero vincitore del vertice. Putin sembra aver trovato la chiave per uscire dall’isolamento commerciale iniziato dopo l’invasione dell’Ucraina. Prima del bilaterale il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto ai giornalisti presenti che gli Stati Uniti revocheranno “sicuramente” qualche sanzione alla Russia. Notizia che non trova ancora conferma, ma già sono arrivati i primi segnali di una possibile distensione tra Russia e Usa. Infatti, la Russia ha preparato i documenti per ripristinare il traffico aereo con gli Stati Uniti, secondo quanto rivela la Tass.
PRIMA L’ECONOMIA, POI LA PACE IN UCRAINA
Il ministro della Difesa russo Andrey Belousov si è detto di umore “eccellente” dopo i colloqui. Lo stesso Putin durante la conferenza stampa ha sottolineato che la pace in Ucraina è possibile, ma prima bisogna ristabilire i rapporti politici ed economici con gli Usa.
“Siamo orientati a concludere la guerra con l’Ucraina ma dobbiamo garantire la sicurezza della Russia. Dovevamo incontrarci con gli Stati Uniti, dobbiamo voltare pagina e ristabilire rapporti che non erano mai così bassi dal tempo della guerra fredda. Dobbiamo agire in campo politico ma anche in campo economico. Abbiamo visto che Trump è interessato al benessere del suo Paese e dei suoi interessi nazionali. L’incontro di oggi un punto di partenza per l’avvio di contatti più frequenti tra Russia e Stati Uniti. Biden ha commesso vari errori, e penso che se ci fosse stato Trump, come lui ha detto, questa guerra non ci sarebbe stata. Per questo possiamo proseguire convinti che si possa concludere la guerra in Ucraina”, ha detto il presidente russo.