L’Anci chiede una revisione della Strategia energetica nazionale in quanto contraria a una transizione energetica attraverso il metano, un gas fossile. L’articolo di Annarita Digiorgio
Quando lo scorso febbraio in un’assemblea pubblica a Taranto l’ingegner Barbara Valenzano, capo del dipartimento ambiente della regione Puglia, fautrice del progetto di Michele Emiliano di un’Ilva a gas (ma senza Tap!), propose il loro piano di decarbonizzazione della fabbrica, gli organizzatori del convegno risposero “anche il gas è una fonte fossile, e noi siamo contro il pensiero fossile!!!”.
Uno penserebbe che è la posizione strampalata di pochi esaltati ambientalisti a candela (attenzione che anche il fuoco inquina!), e invece oggi viene fuori che addirittura è la posizione ufficiale dell’Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
“Anci chiede una revisione della Strategia energetica nazionale, dal momento che non è possibile pensare alla transizione energetica attraverso il metano, che è esso stesso un gas fossile”.
Questo ha detto Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano, delegato Anci in materia di energia e rifiuti, oggi in audizione al Senato.
Ma non si può limitare l’affermazione a una posizione personale di uno dei sindaci No Tap, in quanto è scritta nero su bianco nel documento depositato al termine dell’audizione.
“Se si pensa a una transizione energetica e a investire nelle rinnovabile la strada non è quella del metano”.
Il gas è la fonte di transizione per antonomasia.
E solo grazie al gas si è superato l’uso del carbone e del petrolio.
Ora chiediamo all’Anci, rappresentante di tutti i sindaci d’italia, davvero questa è la posizione di tutti gli 8mila comuni? E lo chiediamo a ogni sindaco di Italia: davvero volete toglierci il gas?
Perché avete scelto come delegato nazionale energia un sindaco No Tap?
L’inverno si avvicina, in pianura padana è vietato accendere i camini, e i sindaci hanno la facoltà di chiudere tutti i rubinetti delle caldaie.
Caldo è fossile?