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Merkel

Arriva il giro di vite tedesco sul clima: Merkel anticipa lo zero netto al 2045

Il governo Merkel approva la nuova legge sul clima al 2030. L’obiettivo principale è il taglio del 38% (o 108 mln di tonnellate) di emissioni dal settore energetico

La Germania ha approvato la riforma della legge sul clima al 2030, inasprendo gli obiettivi annuali dal 2024 e portando lo zero netto al 2045. A chiarire le novità è stato il ministro dell’Ambiente tedesco Svenja Schulze.

LE NOVITA’ TEDESCHE

Il nuovo obiettivo per il 2030 è una riduzione del 65% delle emissioni di CO2 equivalenti a ulteriori 102 milioni di tonnellate all’anno in meno per energia, industria, trasporti e riscaldamento nella più grande economia europea.

Il settore energetico è il più duramente colpito con le emissioni delle centrali elettriche al 2030 che dovranno limitarsi a 108 milioni di tonnellate, in calo del 38%, o 68 milioni di tonnellate rispetto al precedente obiettivo allineato con le date di chiusura del carbone.
L’obiettivo più stringente potrebbe significare un’uscita più rapida dal carbone, con la legge che fissa solo una data, quella del 2038.

NUOVI OBIETTIVI SETTORIALI

La riforma del governo Merkel aggiunge anche obiettivi settoriali annuali fino al 2040, con un nuovo obiettivo dell’88% che lascia solo 150 milioni di tonnellate di emissioni annuali a livello di economia.

MODIFICHE A SEGUITO DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE TEDESCA

La misura annunciata per la prima volta il 3 maggio, è stata modificata a seguito di una sentenza della Corte costituzionale tedesca che ha richiesto percorsi di decarbonizzazione post-2030 dettagliati ed equilibrati.

PERCHÉ LA NOVITÀ

L’adeguamento della legge alla luce dell’obiettivo più rigoroso dell’UE27 di un taglio del 55% delle emissioni di CO2 era previsto solo dopo le elezioni. L’attuale coalizione è sotto la pressione dei Verdi, che ha triplicato i voti dalle elezioni del 2017 e ora è in cima ai sondaggi per la prossima tornata elettorale.

MANCANO I DETTAGLI SU COME RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI PIÙ AMBIZIOSI

I dettagli su come raggiungere gli obiettivi più elevati non sono stati ancora presentati dal governo Merkel, tranne un programma da 8 miliardi di euro per aiutare a compensare l’impatto dell’aumento dei prezzi della CO2, in particolare per il settore immobiliare.

Le emissioni dei trasporti dovevano diminuire del 43% rispetto agli obiettivi del 2020, ma ora con il nuovo obiettivo di settore da 85 milioni di tonnellate fissato per il 2030, il taglio dovrà essere di ulteriori 10 milioni di tonnellate rispetto all’obiettivo precedente.

GLI OBIETTIVI PER IL TRASPORTO SONO STATI ADEGUATI SOLO A PARTIRE DAL 2028.

Una nuova tassa sulla CO2 di 25 euro / t in graduale aumento è destinata a sostenere i primi sforzi di decarbonizzazione nei trasporti e nel riscaldamento, mentre l’energia elettrica e l’industria già coperte dal sistema di scambio di quote di emissioni dell’Ue sono destinate a ottenere la maggior parte dei tagli delle emissioni di questo decennio.
I prezzi della CO2 nell’UE hanno raggiunto un nuovo record il 12 maggio quando sono state scambiate a 54,97 euro / t. L’ex segretario di stato all’energia Rainer Baake, ora a capo di un think tank ambientale, ha previsto che il prezzo minimo per la CO2 nella generazione di energia sarà dal 2025 di 50 euro / t e salirà a 65 euro / t nel 2030.

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