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Auto

Auto, 23 giorni per sapere cosa sarà dell’industria italiana

Il governo chiederà a Stellantis chiarezza sulla questione della gigafactory per la produzione delle batterie per auto elettriche

“Poco più di tre settimane: con più esattezza, 23 giorni. È il tempo che resta all’Italia per sapere che ne sarà della sua industria automobilistica. E insieme, per comprendere se il nostro Paese, ai tempi del Recovery Plan, può davvero intercettare l’innovazione ambientale del motore elettrico”. È quanto scrive oggi il Fatto Quotidiano in un articolo in cui ricorda che “si comincia domani, quando al Mise i ministri dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, il suo vice Gilberto Pichetto Fratin e quello del Lavoro, Andrea Orlando, incontreranno le parti sociali: sindacati e vertici di Stellantis (in Italia conta ancora almeno 55 mila dipendenti). Un incontro che, per prima cosa, affronterà
il tema dei costi di produzione in Italia”. A ciò si aggiungono “i temi della cassa integrazione e delle garanzie sugli investimenti per oltre 5,2 miliardi in Italia”.

“Ed è proprio in questo contesto che il governo chiederà chiarezza sulla questione della gigafactory per la produzione delle batterie per auto elettriche – prosegueil quotifiano -. Stellantis ne ha già avviate due in Germania e Francia: entro l’Electrification Day del prossimo 8 luglio (l’altra data fondamentale di quei 23 giorni), scioglierà l’enigma sul terzo (…) Le indiscrezioni dicono che Stellantis è ancora molto indecisa, mentre per ora si limita a parlare per l’Italia solo di tre hub per l’assemblaggio di batterie prodotte altrove, per complessivi 500 posti di lavoro e investimenti pubblici-privati di un miliardo. La giga-factory invece, vera garanzia del mantenimento della produzione di vetture in Italia, vale oltre mille dipendenti e investimenti per tre miliardi di euro”, ha concluso il quotidiano.

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