L’aumento dei pedaggi e il conseguente maggior gettito, era pensato per garantire circa 90 milioni di euro all’anno ad Anas per coprire il fabbisogno di risorse incrementatosi negli ultimi anni dopo l’aumento della rete in gestione
Marcia indietro del Governo per quella che sembrava una brutta notizia per gli automobilisti italiani. Dal 1° agosto i rincari per i pedaggi autostradali previsti da un emendamento dei relatori al Dl Infrastrutture in via di conversione, sono stati scongiurati dal ritiro delle proposte di modifica (su cui tutte le forze di maggioranza erano d’accordo) da parte della Lega su input del ministro Matteo Salvini.
COSA PREVEDE L’EMENDAMENTO DEI RELATORI AL DL INFRASTRUTTURE
L’emendamento prevede un aumento del canone annuo corrisposto ad Anas prevedendo pari a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5. L’aumento scatterebbe il primo giorno del mese successivo a quello di entrata in vigore del provvedimento, vale a dire del Dl Infrastrutture la cui conversione deve arrivare entro questo mese.
CHI COLPISCE?
Si tratta in sostanza di un aumento generalizzato visto che colpisce auto, Suv, Camper e moto – cioè le classi A e B – camion e traini (categorie 3,4 e 5).
PERCHÉ SI È DECISO DI AUMENTARE I PEDAGGI?
L’aumento dei pedaggi e il conseguente maggior gettito, è pensato per garantire circa 90 milioni di euro all’anno ad Anas per coprire il fabbisogno di risorse incrementatosi negli ultimi anni dopo l’aumento della rete in gestione, e le maggiori spese per l’illuminazione pubblica e le altre attività che l’azienda svolge e che al momento non sono coperti dal Contratto di Programma.
SCHLEIN ATTACCA LA MELONI: TASSE E PROPAGANDA, NIENT’ALTRO
“Tasse e propaganda, nient’altro. Anche oggi Giorgia Meloni prova a mettere una tassa in più, stavolta sugli italiani che vanno in vacanza. Vuole aumentare i pedaggi autostradali da agosto, per colpire quando c’è più traffico di viaggia per le ferie. E lo fa con un emendamento presentato all’ultimo su un decreto, perché in fondo l’unica necessità e urgenza dei decreti del governo è quella di mettere le mani nelle tasche degli italiani. Abbiamo già presentato un sub emendamento per fermarli. Sono tre anni che governano bloccando il salario minimo e non facendo nulla sul caro vita e le bollette più care d’Europa, almeno abbiano la decenza di smetterla di aumentare le tasse generalizzate su tutti mentre sfornano un condono al mese per i furbi”, ha commentato la segretaria del Pd, Elly Schlein.
ASSOUTENTI: INACCETTABILE. TARIFFE AUTOSTRADALI POSSONO SALIRE SOLO IN CASO DI MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO
Allo stato attuale, qualsiasi aumento dei pedaggi autostradali è inaccettabile, e rappresenterebbe un danno per milioni di automobilisti ha affermato Assoutenti, commentando l’emendamento al dl Infrastrutture.
“Si tratta di una bruttissima sorpresa estiva per gli italiani, che arriva proprio quando milioni di cittadini si metteranno in viaggio sulle autostrade per raggiungere le località di villeggiatura – spiega il presidente Gabriele Melluso – Un aumento del tutto ingiustificato, se si considera che il servizio reso agli utenti non appare migliorato: i cantieri perenni sulla rete e i problemi infrastrutturali cronici delle nostre autostrade continuano a creare disagi e disservizi quotidiani a danno di milioni di automobilisti”.
“L’incremento delle tariffe previsto dall’emendamento non appare in alcun modo legato alla qualità del servizio, e rappresenta una ingiusta punizione a danno degli utenti. Per questo riteniamo indispensabile avviare un serio monitoraggio di tutta la rete autostradale italiana, attraverso l’ausilio delle associazioni dei consumatori, volto ad individuare le tratte virtuose, e per le quali possono essere disposti aumenti dei pedaggi, e quelle invece più critiche, che non possono essere oggetto di benefici economici come l’incremento delle tariffe” – conclude Melluso.
UNC: E’ INCREDIBILE LA VOLONTÀ DI QUESTO GOVERNO DI FARE CASSA LANCIANDO IL SASSO E NASCONDENDO LA MANO
“Se fosse confermato sarebbe vergognoso! E’ incredibile la volontà di questo Governo di fare cassa lanciando il sasso e nascondendo la mano” ha sottolineato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Lo hanno già fatto togliendo gli sconti di Draghi sulle accise sui carburanti, ripristinando gli oneri di sistema sulle bollette della luce e del gas, alzando in quest’ultimo caso anche l’Iva dal 5% al 10 e al 22% a seconda dei consumi” ha proseguito Dona. “Certo cose, come gli investimenti infrastrutturali, vanno finanziati con la fiscalità generale, nel rispetto del criterio della capacità contributiva fissato dall’art. 53 della Costituzione e non alzando a casaccio i pedaggi autostradali” ha concluso Dona.
CODACONS: E’ STANGATA ESTIVA DA 90 MILIONI, E PROVENTI NON ANDRANNO NE’ A MANUTENZIONE STRADE NE’ A SICUREZZA
Durissimo il Codacons contro la proposta di aumentare dal prossimo mese di agosto le tariffe dei pedaggi autostradali.
Si tratta di una vera e propria stangata estiva da 90 milioni di euro, studiata per colpire gli automobilisti nel periodo di maggior utilizzo della rete autostradale – ha denunciato il Codacons – Ma la cosa più grave è che, stando a quanto si apprende dalle notizie emerse oggi, in base all’emendamento proposto i soldi garantiti dall’aumento dei pedaggi non andrebbero né alla manutenzione delle strade, tantomeno alla sicurezza stradale, ma servirebbero per coprire spese extra quali illuminazione e costi di gestione vari.
In questo modo – fa notare il Codacons – gli utenti sarebbero doppiamente danneggiati, pagando pedaggi più elevati senza ricevere in cambio alcun miglioramento dei servizi autostradali.