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Besseghini

Besseghini (Arera): Complessità oggettive su superamento tutele settore elettrico

Il presidente di Arera: Il settore elettrico che invece deve svolgere l’11 di dicembre le gare per l’assegnazione del servizio a tutele graduali con i relativi meccanismi che entreranno in vigore dal aprile 2024
“Il superamento della tutela gas permette di fluire al consumatore in maniera inerte mantenendo il suo fornitore tradizionale. Per quanto riguarda quello elettrico non è possibile perché il distributore non è un erogatore e quindi il consumatore deve necessariamente attivarsi e fare un nuovo contratto. Ci sono quindi oggettivamente delle complessità, come il tema della clausola sociale su cui stiamo facendo degli approfondimento”. Lo ha detto Stefano Besseghini presidente di Arera ascoltato in Commissione Attività produttive sull’andamento dei prezzi dell’elettricità e del gas dal 2021. “Difficile dire invece quali saranno gli esiti delle gare per l’assegnazione del servizio a tutele graduali – ha aggiunto Besseghini -. In questo momento c’è stata la manifestazione di interesse di 22 operatori, ammessi alle gare 19 di cui 3 Rti ma dire quale sarà l’esito è complicato”.

“Con il superamento della tutela non è che lasciamo il consumatore ma con il servizio a tutele graduale il consumatore inerte viene passato a un servizio che dura per tre anni erogato da operatori di primaria importanza”, ha poi ricordato il presidente di Arera.

L’11 DICEMBRE LE GARE PER L’ASSEGNAZIONE DEL SERVIZIO A TUTELE GRADUALI SETTORE ELETTRICO

“I clienti domestici del mercato libero sono passati dal 49,4% del 2019 al 71% al giugno di quest’anno per il 78% dell’energia fornita ai clienti domestici, i non domestici in bassa tensione hanno raggiunto quasi l’80% dei prelievi mentre permangono nei servizi a tutele graduali l’1,7% delle piccole imprese e il 17,2% delle micro-imprese” ha detto Besseghini. “Il tasso di cambio di fornitore dei clienti domestici nel 2022 è stato pari al 19,4%, il 12% i cambi libero su libero, inoltre nella prima metà del 2023 i clienti domestici hanno cambiato fornitore con un tasso del 9,9% piuttosto elevato rispetto agli anni precedenti”, ha proseguito Besseghini che ha spiegato che se proiettassimo il tasso di swithing a tutto l’anno “si avrebbe un tasso del 20%”.

“Numeri simili ci sono anche per il gas, vale la pena segnalare che la percentuale di rientro nel servizio di maggior tutela è decisamente basso per i clienti domestici – 0,2 – 0,5% – sia per quelli in bassa tensione”, ha aggiunto il presidente di Arera.

“In questo momento siamo nella fase di cessazione dei servizi di tutela di gas ed elettricità con un percorso nel gas abbastanza definito con i clienti che hanno ricevuto le principali indicazioni e il settore elettrico che invece deve svolgere l’11 di dicembre le gare per l’assegnazione del servizio a tutele graduali con i relativi meccanismi che entreranno in vigore dal aprile 2024”. Infine per quanto riguarda l’evoluzione dei prezzi del mercato libero e della tutale “nel 2022 per la prima volta il libero si è comportato meglio per effetto fondamentalmente del trascinamento di contratti a prezzi fissi”, ha concluso Besseghini.

BESSEGHINI (ARERA): SITUAZIONE ELETTRICITÀ E GAS DI RELATIVA TRANQUILLITÀ QUEST’ANNO

C’è stato un “importante sforzo per sganciarsi dalle importazioni russe attraverso una serie di interventi di diversificazione che di fatto hanno ribilanciato le forniture italiane attraversi le forniture dal Nord Africa e dell’Azerbaigian con un contributo importante del Gnl. In realtà nella fase di maggiore crisi è stato dato all’Autorità un ulteriore ruolo, valutare le dinamiche di formazione dei prezzi attraverso un monitoraggio dei contratti di approvvigionamento” ha detto il presidente di Arera ascoltato in Commissione Attività produttive. “Sono stati programmati importanti investimenti come le Fsru di Piombino e Ravenna che entrerà in funzione nel 2024 e il potenziamento della fornitura attraverso il Tap e a un potenziamento delle infrastrutture di trasporto verso nord per poter veicolare i flussi in arrivo – ha aggiunto -. Senza dimenticare lo stoccaggio il cui livello complessivo sia dell’Unione europea sia dell’Italia è molto buono nel corso del 2023 perché i prezzi non hanno avuto quell’andamento che hanno avuto nel 2022, superando il 90% che ci dà una situazione di relativa tranquillità per quanto riguarda questa fase invernale”.

“Anche per quanto riguarda la parte elettrica il rapporto di Entso-E conferma una situazione molto più tranquilla dell’anno scorso anche per un ripristino della disponibilità della fonte idrica e per le forniture dalla Francia che invece aveva dato qualche problema lo scorso anno”, ha detto Besseghini.

PREZZI ELETTRICITÀ E GAS ANCORA ALTI RISPETTO AL PASSATO

Per quanto riguarda l’andamento dei mercati all’ingrosso del gas naturale “abbiamo visto questa altissima volatilità nel 2022” e “un andamento piuttosto ragionevole nel 2023 con prezzi che però si mantengono tra 30-50 euro al MWh nel secondo semestre” ha evidenziato Besseghini. Anche il Gnl “ha un’andamento pressoché simile, siamo tornati a una situazione ordinaria:, il prezzo del PSV italiano rispetto al TTF mostra quello spread legato al trasporto di circa 1-1,5 euro al MWh che ha sempre caratterizzato le nostre forniture. Oggi siamo a prezzi tra 44-45 euro al MWh, naturalmente più bassi del 2022 ma almeno doppi rispetto a quelli che tradizionalmente conoscevamo”, ha spiegato il presidente di Arera aggiugendo che anche per il settore elettrico “siamo ancora lontani dai prezzi che caratterizzavano le forniture ad esempio nel 2019”. “Sostanzialmente ora abbiamo un prezzo del PUN che sta poco sopra i 100 euro al MWh in una caratterizzazione però di uno spread ancora significativo rispetto agli altri paesi, un tema significativo in termini di competitività paese”, ha concluso Besseghini.

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