Netta l’inversione di tendenza di Biden rispetto al predecessore Trump
L’amministrazione Biden, secondo quanto riportato dal Washington Post, sta spingendo per aumentare le protezioni ambientali federali per “ruscelli, paludi e altre zone umide”, invertendo efficacemente il ruolino di marcia dell’era Trump.
RIAVVIO DELLA BATTAGLIA DECENNALE
È probabile, avverte il Post, che la mossa riavvii una “battaglia decennale su quanto i funzionari federali possano spingersi per impedire ai contaminanti di entrare in piccoli corsi d’acqua e altre zone umide”, secondo il Post.
L’ERA OBAMA
Sotto il presidente Obama, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente aveva ampliato le protezioni che limitano l’uso di sostanze chimiche inquinanti vicino a zone umide, corsi d’acqua e altri corpi idrici, ricorda il New York Times.
Trump ha abrogato queste protezioni in una mossa che è stata vista come un vantaggio per le grandi imprese e gli immobiliaristi. Ora, Biden sta cercando di aiutare a “arginare l’incredibile perdita di zone umide” negli Stati Uniti, secondo il Post.
PER L’EPA L’ERA TRUMP HA PORTATO DEGRADO
L’amministratore dell’EPA Michael Regan ha dichiarato che l’inversione delle protezioni da parte dell’amministrazione Trump ha portato a un “significativo degrado ambientale”, si legge sul Post.
L’EPA, insieme all’Army Corps of Engineers, inizierà a creare una nuova serie di protezioni per i corsi d’acqua soggetti a protezione federale.
Da considerare che decidere quali corsi d’acqua e zone umide ricadono sotto le protezioni e i regolamenti federali è stato oggetto di un intenso dibattito politico negli Stati Uniti sin dagli anni ’70, ed è noto che i democratici si sono spesso scontrati con gli agricoltori americani. Per questo Regan ha detto che mira a trovare un “delicato equilibrio tra conservazione e sviluppo” con i nuovi regolamenti che verranno emanati, ha concluso il Post.