Su tutti l’imminente Decreto Aiuti, che conterrà nuove misure per famiglie e imprese contro il caro bollette e l’inflazione
Le dimissioni del premier Mario Draghi, oltre che sul versante politico-istituzionale, avranno inevitabilmente delle ripercussioni anche sui diversi importanti temi a cui negli ultimi mesi il governo ha lavorato e stava lavorando.
Prima ancora della Nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza) e dell’invio a Bruxelles del Dpb (Documento programmatico di bilancio) e della legge di bilancio, operazioni che si svolgeranno tra settembre e ottobre, vi sono in sospeso alcuni dossier economici, su tutti l’imminente Decreto Aiuti, che conterrà nuove misure per famiglie e imprese contro il caro bollette e l’inflazione.
Vediamo quindi nel dettaglio i dossier più urgenti.
IL DOSSIER ENERGIA
La crisi di governo in atto potrebbe compromettere il piano italiano sugli stoccaggi e la diversificazione delle forniture energetiche per i prossimi mesi, soprattutto se la Russia dovesse decidere di interrompere completamente le forniture di gas.
Nelle prossime settimane, infatti, si dovrà completare il piano di riempimento degli stoccaggi, che attualmente sono al 65% del totale rispetto all’80% previsto dall’Unione Europea a fine ottobre.
IL NUOVO DECRETO AIUTI
Per fine luglio, poi, Draghi aveva promesso nuovo Decreto Aiuti per imprese e famiglie contro il caro energia Dopo i 3 miliardi appena stanziati – che andranno a contrastare gli aumenti previsti, pari a fino al 45% rispetto allo scorso trimestre – il nuovo decreto dovrebbe essere confermato. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, è fiducioso, anche se la crisi di governo potrebbe portare ad un ridimensionamento delle misure previste in origine.
Draghi aveva parlato di uno stanziamento attorno ai 10 miliardi: è probabile la proroga degli sconti sulle bollette e dei crediti di imposta a favore delle imprese energivore e gasivore, mentre per quanto riguarda il taglio delle accise sui carburanti, è stato già prorogato al 21 agosto da un decreto interministeriale firmato dai ministri dell’Economia, Daniele Franco, e della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.
Si è parlato anche di una misura per sostenere i redditi bassi, come un taglio dell’Iva sui prodotti alimentari, usando l’extragettito da inflazione.
LE PARTECIPATE PUBBLICHE
Infine, nei prossimi mesi – o al più tardi nel 2023 – l’esecutivo dovrà anche rinnovare i vertici di Eni ed Enel – due tra le principali aziende energetiche italiane – così come nominare il nuovo cda di Terna.