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Giornali

Bollette, nomine e Confindustria: ecco cosa dicono i giornali di oggi

Interviste al presidente di Arera Stefano Besseghini sulle tariffe della luce, e a Vincenzo Boccia, past president di Confindustria, nomine in vista in Cdp e Fs per il governo: cosa c’è sui giornali di oggi

Sul Corriere della Sera intervista al presidente di Arera Stefano Besseghini che prevede un calo per le tariffe della luce e annuncia l’arrivo delle nuove bollette 2.0, semplificate per venire incontro alle esigenze di chiarezza degli utenti. Su La Stampa l’intervista è invece al past president di Confindustria Vincenzo Boccia che in vista della nomina del nuovo presidente dell’associazione industriali, chiede che sia un imprenditore vero, in grado di far ritrovare la competitività alle aziende italiane. Infine su La Repubblica si parla delle indiscrezioni delle nomine di alcune società pubbliche come Cdp e Fs che dovranno rinnovare i propri organi sociali entro le elezioni europee (almeno nelle intenzioni del governo”.

ENERGIA, BESSEGHINI (ARERA): TARIFFE LUCE SCENDERANNO, IN ARRIVO LE BOLLETTE SEMPLIFICATE

“Dopodomani, 28 marzo, l’Arera comunicherà le tariffe delle bollette della luce per la maggior tutela relative al secondo trimestre. Sarà l’ultimo aggiornamento tariffario dell’Autorità guidata da Stefano Besseghini dal 2018: il primo luglio finisce l’era del regime tutelato dell’energia elettrica. Presidente Besseghini, che bilancio fa? ‘La tutela ha permesso di avere un bilanciamento del meccanismo di scelta e di offrire un prezzo efficiente, che ha sempre garantito un benchmark’”. È quanto si legge sul Corriere della Sera di oggi. “Quali prezzi ci attendono nei prossimi mesi? ‘Per il secondo trimestre mi aspetto tariffe in calo. Sia perché c’è una riduzione dei prezzi del gas, a cui la luce è in qualche modo legata, sia perché il secondo trimestre ha consumi minori. Il trend per il resto dell’anno è abbastanza stabile, anche per il gas, grazie all’inverno mite e agli stoccaggi ancora pieni’ (…). Come saranno e quando arriveranno le nuove bollette 2.0? ‘Stiamo provando a rendere ancora più evidente il costo del KWh della luce e dei metri cubi del gas perché questa componente variabile ora si vede solo nelle bollette di dettaglio. Il consumatore deve poter essere consapevole di quanto paga. Un altro aspetto è quello dell’omogeneità nelle informazioni affinché i consumatori possano confrontarle facilmente come quando fanno benzina. Vorremmo arrivare a una sorta di “scontrino dell’energia”, sintetico e simile per tutti gli operatori. Pensiamo di approvare la delibera tra luglio e settembre a cui seguirà un periodo di adeguamento”. (…) Ma ci saranno altri incentivi sulle nuove tecnologie, come eolico off shore e agrivoltaico… ‘Vedremo a quanto ammonteranno. Inoltre si profilano non come sussidi ma come contratti per differenza, che daranno cioè un prezzo stabile e in questo modo il rischio-costo che il sistema si carica sarà più controllabile’”, ha concluso il quotidiano.

CONFINDUSTRIA, BOCCIA: SERVE UN IMPRENDITORE VERO PER RITROVARE VISIONE E COMPETITIVITÀ

“’La vivacità è l’effetto di un confronto di idee e soluzioni e quando c’è un confronto è sempre un valore’. Vincenzo Boccia, past president di Confindustria, considera ‘la discussione l’anima della democrazia’. Rispetto alla corsa per la presidenza, partita con 4 candidati ora ridotti a due, secondo Boccia occorre essere ‘consapevoli che le idee per le soluzioni potrebbero essere sbagliate e aspettarsi alternative e critiche’”. È quanto si legge su La Stampa di oggi. “Di che tipo di presidente ha bisogno l’associazione, a suo avviso? ‘In questa fase storica abbiamo bisogno di una persona equilibrata, che sappia rappresentarci con determinazione ed equilibrio, che conosca i valori e le differenze tra la rappresentanza di interessi e la difesa di interessi. Rappresentare interessi significa essere ponte tra gli interessi di tutte le imprese e gli interessi del Paese. Occorre una persona che conosca il “mestiere” della rappresentanza e che svolga questo ruolo con coraggio, competenza, umiltà e umanità’. (…) La candidatura di Antonio Gozzi ha sollevato dibattito e polemiche. ‘In questo momento è storia di Confindustria, infatti le sue regole sono fatte per fare in modo che ci si unisca e non ci si divida. L’elezione del presidente e, nei giorni successivi, della squadra, serve a compattare a chiarire che siamo una comunità e quindi ci si autoriconosce come appartenenti a una medesima comunità che sta decidendo su un interesse comune. La prima cosa che ci insegnano quando iniziamo a frequentare Confindustria è che le regole si rispettano quando non ti conviene e che delegittimare l’altro significa delegittimare se stessi. Questa è l’occasione di dimostrare chi sono i veri padri nobili di Confindustria, coerenti ed esemplari tra parole e fatti, agendo di conseguenza. Il ruolo si conquista e non si dichiara’. Quali sono le sfide che Confindustria dovrà affrontare nei prossimi 4 anni? ‘Siamo di fronte ad attacchi alle nostre economie per indebolire le democrazie. Jean Monet diceva: “I miei scopi sono politici, le mie spiegazioni sono economiche”. Confindustria deve contribuire alle spiegazioni economiche, consapevole del proprio ruolo nel Paese e in Europa, deve essere protagonista di proposte e critiche e deve chiedersi, prima di proporre qualcosa, quali effetti positivi hanno le nostre proposte nel Paese, nella società, per la sostenibilità economica, ambientale e sociale. E deve farlo continuando a sostenere la politica dei fattori, infrastrutture, industria 4.0 e 5.0, formazione e giovani, nell’interesse di tutti e non contro qualcuno e senza “scambi” con la politica per questo o quel settore. Abbiamo bisogno tutti, imprenditori di ogni settore, di avere e vivere in un Paese competitivo che recuperi il senso del futuro che si conquista con impegno e sacrifici, che lavori su una visione che è quella che determina la realtà. Come ha detto il presidente Mattarella qualche anno fa, “termini come sogno e speranza non vanno solo relegati alla stagione dell’infanzia”’ (…)”, si legge ancora sul quotidiano.

NOMINE, PER CDP RAVÀ IN POLE POSITION. IN FS È DUELLO TRA FERRARIS E DONNARUMMA

“Ormai è deciso: le nomine delle tre principali società pubbliche i cui cda sono in scadenza, cioè Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Ferrovie dello Stato e Rai, arriveranno prima delle elezioni europee. E questo perché la maggioranza e, in particolare, la premier Giorgia Meloni vuole evitare fibrillazioni post voto nel caso i risultati portassero con sé qualche scombussolamento rispetto alla situazione attuale”. È quanto si legge su La Repubblica di oggi. “(…) Lo snodo economico più importante è quello della Cdp dove l’ad Dario Scannapieco era stato nominato dal precedente governo Draghi. In questo momento le probabilità di Scannapieco di essere confermato sono al 50% circa, avendo il sostegno di alcuni esponenti di peso di Palazzo Chigi, come il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari e il capo di gabinetto Gaetano Caputi. (…) Tra i due contendenti potrebbe imporsi Giorgia Meloni, come al solito dietro le quinte fino all’ultimo, che avrebbe un suo candidato segreto. Si tratta di Edoardo Ravà, managing director della Goldman Sachs dal 2018, e a capo del team didebt capital market . (…) Per la presidenza di Cdp, invece, non dovrebbero esserci sorprese in quanto le 60 Fondazioni bancarie azioniste, a partire da quella di Sardegna che pesa di più nel libro soci, dopo le ultime consultazioni sarebbero propense a indicare Giovanni Gorno Tempini per un altro triennio”, prosegue il quotidiano.

“Sulle Fs la partita del rinnovo è in mano a Matteo Salvini, in quanto ministro dei Trasporti, anche se deve essere controfirmata dal Mef. Meloni avrebbe fatto capire al capo della Lega che lei è d’accordo sia su una conferma dell’attuale ad, Luigi Ferraris, sia su una sua sostituzione con Stefano Donnarumma, ex ad di Terna che un anno fa è rimasto fuori dal giro delle nuove nomine. Nelle ultime ore il nome di Donnarumma è in crescita, anche per le sue passate esperienze in Bombardier e Alstom, anche se Ferraris sarebbe più adatto a portare Fs in Borsa visto che aveva già partecipato ai debutti sul mercato di Enel e Poste in qualità di direttore finanziario (…)”, si legge sul quotidiano.

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