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Sogin

Call for Innovation di Sogin, cosa si è detto durante la presentazione

La Call è aperta a startup e PMI innovative per lo sviluppo della digitalizzazione dei processi di gestione dei rifiuti radioattivi. Per partecipare le aziende potranno registrarsi entro il prossimo 26 luglio su openinnovation.sogin.it.

Sogin ha lanciato oggi la Call for Innovation “SARR – Soluzioni Avanzate per i Rifiuti Radioattivi”, con il supporto di Digital Magics. La Call è rivolta a startup e PMI innovative interessate a sviluppare soluzioni e tecnologie avanzate che possano integrarsi nella filiera della gestione dei rifiuti radioattivi, per contribuire alla digitalizzazione dei processi e allo sviluppo sostenibile. L’obiettivo della Call è individuare startup e piccole e medie imprese innovative che possano proporre nuove soluzioni nei processi di gestione dei rifiuti radioattivi, nella loro pianificazione, nella verifica dei risultati ottenuti e nella logistica.

TRA AMBITI DI SOLUZIONI

In particolare, le imprese innovative dovranno proporre soluzioni in tre ambiti:

Bridge di interfaccia, sviluppo di soluzioni tecnologiche dedicate all’acquisizione delle informazioni raccolte dalle interfacce dei diversi sistemi, coinvolti nei processi di smantellamento e gestione dei rifiuti, da poter integrare nella piattaforma AIGOR.

Sistemi di posizionamento, sviluppo di tecnologie utili all’informazione sulla posizione indoor degli oggetti, a supporto della pianificazione e del monitoraggio della logistica interna.

Smart monitoring, fornire tecnologie per la sicurezza dei lavoratori e l’automatizzazione dei processi operativi quali il controllo dei rifiuti stoccati, la loro classificazione, anche attraverso smart label.

MARCO GAY (AD DIGITALMAGICS): ORGOGLIOSI PERCHÉ EMERGERANNO SPUNTI E OPPORTUNITÀ

Nel corso della presentazione della Call Marco Gay ad di Digitalmagics ha sottolineato che l’iniziativa “segna un momento importante noi di Digitalmagics siamo entusiasti di partecipare e di poter fare questa call con Sogin. I primi 40 giorni saranno dedicati a trovare innovazione mettendo al centro talento, innovazione, start up e una visione innovativa anche per portare contributo a casi concreti che potrebbero avere una gestione non così semplice. Siamo orgogliosi perché emergeranno spunti e opportunità per fare ancora una volta emergere la capacità innovativa del nostro ecosistema di startup. Quindi buon lavoro a tutto noi e sono sicuro che non solo troveremo soluzioni di innovazione ma faremo emergere straordinari talenti”.

SPERANZA (SOGIN) SPIEGA I REQUISITI PER POTER PARTECIPARE

“Il nostro core è il decommissioning nucleare, il processo alla fine dell’impianto nucleare. Costruire è molto più facile che smontare, abbiamo a che fare con materiali contaminati e questa è la parte più complessa del nostro operare – ha detto Fabrizio Speranza, direttore Programmazione, Controllo & Ict di Sogin -. È da molto che Sogin che sta lavorando sull’innovazione digitale: ci sono tre grandi aree funzionale l’area corporate, il program & project management e il Core” vale a dire blockchain, progettazione, robotica, realtà aumentata, digital Twin e monitoring ambientale. “Questi sistemi li sviluppiamo per noi li sottoponiamo all’Aea in modo di poterli proporre anche sul mercato”, ha aggiunto Speranza sottolineando che per poter partecipare occorre essere qualificati presso Sogin. “Questo perché è una società pubblica sottoposta al Codice degli Appalti”, ha precisato Speranza. “Abbiamo fatto uno sforzo di semplificazione per aprire una sezione dell’albo dedicate proprio alle startup”. I requisti per iscriversi riguardano l’essere iscritti ad albi dedicati alle Su e alle Pmi innovative presso le camere di commercio e un fatturato minimo.

BRUNO (SOGIN): PENSIAMO DI SVILUPPARE IL SISTEMA NEL SUO COMPLESSO IN TRE FASI

“Il sistema nel suo complesso è costituito da tre shell concentriche che ci permetteno di garantire la piena tracciabilità di tutti i processi in modo che sia molto ridotto il problema dell’errore umano nella gestione del dato – ha evidenziato Flaviano Bruno, Responsabile Rifiuti radioattivi e materiali nucleari Sogin -. Pensiamo di sviluppare il sistema nel suo complesso in tre fasi: la prima è lo sviluppo parziale dell’applicativo informatico e l’elaborazione delle linee guida. La fase 2 è quella che stiamo sviluppando con questa call per poi passare alla fase tre con il completamento e la revisione”.

Alla domanda di ENERGIA OLTRE se le soluzioni nei processi di gestione dei rifiuti radioattivi, nella loro pianificazione, nella verifica dei risultati ottenuti e nella logistica che verranno scelti nell’ambito della Call potranno avere anche sbocchi commerciali o di best practice anche sui mercati internazionali con il supporto di Sogin, ha risposto Bruno sottolineando che “potenzialmente potrebbero” ma “tenendo presente che i bridge si interfacciano con il nostro sistema core e semmai è l’insieme che può avere un mercato fuori”.

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