Il regolamento proposto svolgerà un ruolo importante nell’accelerare la diffusione delle infrastrutture in modo da non ostacolare l’adozione di veicoli e navi a emissioni zero e basse
Nei prossimi anni in tutta Europa saranno installate più stazioni di ricarica e rifornimento di carburanti alternativi, consentendo al settore dei trasporti di ridurre significativamente la propria impronta di carbonio a seguito dell’accordo politico provvisorio tra il Consiglio e il Parlamento europeo raggiunto nella notte.
CARLSON: ACCORDO INVIA UN CHIARO SEGNALE AI CITTADINI UE
“L’accordo invierà un chiaro segnale ai cittadini e alle altre parti interessate che in tutta l’Ue saranno installate infrastrutture di ricarica di facile utilizzo e stazioni di rifornimento per carburanti alternativi, come l’idrogeno – ha sottolineato Andreas Carlson, ministro svedese per le infrastrutture e l’edilizia abitativa -. Ciò significa che sarà disponibile una maggiore capacità di ricarica pubblica sulle strade nelle aree urbane e lungo le autostrade. I cittadini non avranno più motivo di sentirsi ansiosi di trovare stazioni di ricarica e rifornimento per la loro auto elettrica o a celle a combustibile”.
PRINCIPALI OBIETTIVI DELLA PROPOSTA LEGISLATIVA
L’obiettivo della proposta di regolamento sull’infrastruttura per i combustibili alternativi (AFIR) è triplice:
garantire che vi sia una rete infrastrutturale sufficiente per la ricarica o il rifornimento di veicoli stradali o navi con carburanti alternativi;
fornire soluzioni alternative in modo che le navi all’ormeggio e gli aeromobili fermi non debbano mantenere i motori accesi;
raggiungere la piena interoperabilità in tutta l’UE e garantire che l’infrastruttura sia di facile utilizzo.
Il regolamento proposto svolgerà un ruolo importante nell’accelerare la diffusione di questa infrastruttura in modo da non ostacolare l’adozione di veicoli e navi a emissioni zero e basse, avviando un circolo virtuoso per il settore dei trasporti e raggiungendo gli obiettivi di la legge europea sul clima.
PRINCIPALI ELEMENTI MANTENUTI DALLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE
L’accordo provvisorio mantiene gli aspetti fondamentali della proposta della Commissione, ovvero i principali parametri complessivi che avranno un reale impatto sul clima, in particolare:
per la ricarica dei veicoli elettrici leggeri, i requisiti per la capacità di potenza totale da fornire in base alle dimensioni della flotta immatricolata e i requisiti di copertura della rete transeuropea di trasporto (TEN-T) nel 2025 e 2030;
per la ricarica dei veicoli pesanti elettrici e il rifornimento di idrogeno, requisiti per la copertura TEN-T entro il 2030, a partire dal 2025 per i veicoli pesanti elettrici;
per la fornitura di energia elettrica alle navi in banchina nei porti, requisiti applicabili dal 2030.
PRINCIPALI MODIFICHE ALLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE
Il testo dell’accordo provvisorio modifica, tuttavia, alcuni aspetti della proposta della Commissione:
data la dinamica specifica dei veicoli pesanti elettrici e il fatto che il mercato è meno sviluppato rispetto a quello dei veicoli leggeri, nel 2025 inizierà un graduale processo di implementazione delle infrastrutture con l’obiettivo di coprire tutte le strade TEN-T entro il 2030;
per massimizzare l’efficienza degli investimenti nel rifornimento di idrogeno e per adeguarsi agli sviluppi tecnologici, i requisiti si concentrano sulla realizzazione di infrastrutture di rifornimento di idrogeno gassoso con particolare attenzione ai nodi urbani e agli hub multimodali;
per garantire che le esigenze di ricarica elettrica siano compatibili con l’ampia gamma di circostanze sul territorio e che gli investimenti siano proporzionati alle esigenze, è stata adeguata la potenza totale delle vasche di ricarica elettrica e la distanza massima tra le vasche di ricarica per tratti stradali a bassissimo traffico può essere ridotta essere aumentato;
per rendere le infrastrutture di ricarica elettrica e di rifornimento di idrogeno di facile utilizzo, sono disponibili diverse opzioni di pagamento e di visualizzazione dei prezzi , evitando investimenti sproporzionati, in particolare nelle infrastrutture esistenti;
per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia elettrica a terra nei porti marittimi, le disposizioni sono ora pienamente coerenti con la proposta marittima FuelEU concordata di recente;
il testo specifica gli obblighi di ciascun soggetto interessato, prevede il monitoraggio dei progressi, assicura che gli utenti siano adeguatamente informati e fornisce all’industria norme e specifiche tecniche comuni;
in vista di importanti sviluppi tecnologici e di mercato che interesseranno i veicoli pesanti, il testo dell’accordo provvisorio prevede una clausola di revisione specifica a breve termine, mentre l’intero regolamento sarà rivisto anche a medio termine.