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Giornali

Case green, Piano Mattei ed emergenza idrica: cosa dicono i giornali di oggi

Intervista al ministro Pichetto Fratin sulle case green, la visita in Egitto della premier Meloni e i piani per contrastare l’emergenza idrica: ecco cosa dicono i giornali di oggi

Intervista al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin su La Stampa questa mattina: oggetto la direttiva case green e non solo. Sul Corriere della Sera troviamo la visita in Egitto della premier Giorgia Meloni nell’ambito del Piano Mattei. Mentre la relazione che contiene il piano relativo alla crisi idrica italiana è pronta e il commissario straordinario all’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua, sta per presentarla alla cabina di regia composta dai ministeri delle Infrastrutture, dell’Agricoltura, dell’Ambiente e Pnrr entro la fine del mese, secondo quanto ricostruisce Il Sole 24 Ore.

CASA GREEN, PICHETTO FRATIN: EVITATA LA FOLLIA DELL’UE ORA SGRAVI PER CHI DOVRÀ FARE LAVORI”

“Non c’è più la ‘pazzia iniziale’ che ci avrebbe costretto a portare diversi milioni di abitazioni in classe D entro il 2033, ma la direttiva sulle ‘case green’ ratificata la scorsa settimana dal Parlamento europeo sta stretta al nostro Paese, ‘perché non tiene pienamente conto delle nostre specificità’ spiega il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. (…)”. È quanto riporta La Stampa di questa mattina. “(…) A livello europeo non sono previsti ulteriori stanziamenti, come si può fare? ‘Calato nella realtà l’obiettivo di risparmio energetico richiede un grande piano di intervento nazionale che il bilancio dello Stato italiano fatica a sostenere. Non c’è più la pazzia di portare tutti in classe D entro il 2033, ma certamente è un qualcosa di molto ambizioso, se vogliamo anche stimolante’. Nel recepimento della direttiva ci possono essere margini nazionali di aggiustamento? ‘Essendo una direttiva e non un regolamento dei margini già ci sono. Alcuni meccanismi, poi, sono da definire a livello nazionale. Ad esempio quello della seconda casa rispetto all’occupazione di quattro mesi che esenta dagli interventi di adeguamento è già diversa da paese a paese. Poi c’è il tema delle microunità, che vista la tipologia dei fabbricati del nostro paese, potrebbe far emergere tanti frazionamenti che possono non determinare sanzioni’. La direttiva non le indica, voi pensate di introdurne? ‘Da parte mia non c’è nessuna intenzione di andare a proporre sanzioni per stimolare il raggiungimento del target. (…)”, prosegue il quotidiano. “A proposito di obiettivi sfidanti a che punto siamo con la diffusione delle rinnovabili: la previsione di raggiungere entro il 2030 i 70-80 gigawatt installati rispetto al 2021 è sempre valida? ‘Abbiamo chiuso il 2023 con un exploit che ci ha consentito di raggiungere l’obiettivo, che avevo indicato come ideale, dei 10 gigawatt di autorizzazioni. Però, io per primo, dico che si può parlare di vittoria con 10 gigawatt di installazioni. E le installazioni nel 2023 sono state certamente tante, perché sono passate da 1,5 Gw del 2021 ai 2,5/3 del 2022 ai quasi 6 del 2023. Ora si tratta di andare avanti con questo trend che oggi ci consente ben 1.000 allacciamenti al giorno. Un dato molto rilevante’. (…) Al contrario delle case green, invece, sulla direttiva imballaggi ci è andata meglio. ‘Siamo riusciti a far valere il fatto che l’Italia ha sviluppato un settore produttivo legato al riciclo per il fatto di essere anche tra i più grandi produttori d’Europa di imballaggi. Essere tra i migliori mi ha permesso nei vari incontri di far valere le nostre ragioni a fronte di una posizione iniziale durissima della Commissione. Poi va dato atto a Parlamento e Consiglio europeo di aver lavorato molto bene. Per l’economia italiana che fa del food uno dei suoi fattori di sviluppo è stato bene finisse così’. Domani a Berlino firmate un accordo di cooperazione coi tedeschi, cosa riguarda? ‘Insieme al vice Cancelliere e ministro dell’Economia e della protezione climatica, Robert Habeck, sottoscriveremo un accordo intergovernativo bilaterale di solidarietà tra i due Paesi: in pratica in caso di necessità sarà possibile invertire i flussi dei gasdotti e anziché prendere noi il gas dal Nord avverrà il contrario. È inoltre prevista la firma di un Addendum trilaterale tra Italia, Svizzera e Germania. In questo modo consolidiamo il nostro ruolo di hub energetico europeo’”, conclude il quotidiano.

PIANO MATTEI, MELONI IN EGITTO: ACCORDI BILATERALI PER L’ITALIA. SIGLATO MEMORANDUM CON UE

“È una Giorgia Meloni visibilmente sofferente, quella che si ferma sotto l’immensa cupola del palazzo el-Orouba a parlare con la stampa italiana: ‘Mi sono tornati gli otoliti, il medico dice che non è colpa dell’aereo’. Stanca, ma a dir poco soddisfatta per la ‘giornata storica’ del memorandum siglato tra la Ue e l’Egitto e per la decina di accordi bilaterali stretti dal governo italiano nei campi dell’impresa, dell’agricoltura, dell’istruzione. Spiccioli, rispetto ai 7,4 miliardi di aiuti portati in dote da Ursula von der Leyen ad Abdel Fattah Al Sisi, eppure per Pa-lazzo Chigi sono i primi atti concreti di quel Piano Mattei per l’Africa, su cui la leader della destra ha costruito granp arte della sua presidenza del G7”. È quanto riporta il Corriere della Sera. “(…) “Per entrare in quello che un secolo fa era il più grande e lussuoso hotel dell’Africa e che oggi è la ‘reggia’ dorata del presidente egiziano, bisogna lasciarsi alle spalle chilometri di palazzi ingrigiti e slabbrati. La capitale porta i segni dell’inflazione galoppante, della povertà, degli stipendi da fame e il solo attraversarla spiega perché l’Europa abbia ‘cambiato passo’ (copyright Meloni) e portato miliardi al capo indiscusso del Paese. Una scelta che le opposizioni ritengono ‘gravissima’ e che la premier rivendica, convinta di aver «lanciato un nuovo modello, che ha fatto scuola, per affrontare alla radice il problema dei flussi migratori irregolari’ (…)”, conclude il quotidiano.

EMERGENZA IDRICA, PRONTA LA RELAZIONE DEL COMMISSARIO: SI PARTE DA BACINI INEFFICIENTI E INCOMPIUTI

“In vista del 22 marzo, giornata mondiale dell’acqua, partiamo dalle buone notizie. La relazione che contiene il piano relativo alla crisi idrica italiana è pronta e il commissario straordinario all’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua, nominato il 4 maggio 2023, sta per presentarla alla cabina di regia composta dai ministeri delle Infrastrutture, dell’Agricoltura, dell’Ambiente e Pnrr. Si ipotizza che il Mit – deputato a convocarla – lo faccia entro fine mese, in modo che la relazione venga poi resa pubblica sul sito commissari.gov.it/scarsitaidrica”. È quanto scrive il Sole 24 Ore di oggi. “(…) La prossima cabina di regia sarà cruciale: Dell’Acqua conferma che verrà discusso anche il Piano Laghetti ‘come possibile soluzione per alcune aree del Paese, dopo aver effettuato chiari bilanci idrici che ci indichino quali sono le soluzioni da attuare’ Inoltre – sottolinea il commissario – ‘sarà necessaria una nuova governance, che abbia una visone completa del sistema dell’approvvigionamento primario. Una revisione che potrebbe prevedere –come avviene per il sistema idrico integrato – una copertura dei costi di manutenzione e l’uso di tariffe differenziate anche per il sistema dell’approvvigionamento primario’ Una sorta di sistema premiale per il segmento agricolo-industriale insomma, in cui chi più gestisce e ottimizza le risorse meno spende. ‘Negli ultimi 50 anni solo in pochi casi si è dato valore all’acqua’ (…)”, prosegue il quotidiano.

“Anbi stima siano una sessantina i cantieri aperti – finanziati con un investimento di 2 miliardi di euro dal Pnrr – che mirano a garantire, oltre alla sicurezza dell’approvvigionamento idrico, l’adeguamento e il mantenimento delle opere strutturali sul territorio nazionale. Una recente indagine su un campione di 41 progetti evidenzia che è stato avviato il 75% dei cantieri e il 17% ha superato il 50% dei lavori (…)”, si legge su Il Sole 24 Ore.

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