Skip to content
CO2

Ecco quali sono i principali progetti di cattura e stoccaggio della CO2 in Europa

Il 6 febbraio la Commissione europea presenterà la sua strategia per la gestione della CO2 su scala industriale, compresa la cattura, lo stoccaggio e l’utilizzo, tutti elementi indispensabili per raggiungere gli obiettivi climatici

Negli ultimi anni gli sforzi per rimuovere le emissioni di carbonio dall’industria e immagazzinarle sottoterra hanno preso piede in tutta Europa, mentre i Paesi si affrettano a raggiungere gli obiettivi climatici.

La prossima strategia di gestione del carbonio della Commissione europea proporrà il sequestro di un massimo di 450 milioni di tonnellate di CO2 all’anno entro il 2050 e darà il via a un dibattito sul futuro del sistema di scambio delle emissioni dell’UE.

CATTURA E STOCCAGGIO DELLA CO2: I PIANI DELL’UE

“Raggiungere la neutralità climatica a livello economico entro il 2050 richiederà la rimozione di carbonio per controbilanciare le emissioni residue di settori difficili da abbattere”. Questo è quanto emerge dalla bozza del documento della Commissione che Euractiv. ha riportato di recente in un approfondimento sul tema. Raggiungere gli obiettivi climatici del blocco significa che l’UE “dovrà essere pronta a catturare almeno 50 milioni di tonnellate di CO2 all’anno entro il 2030”, afferma la bozza. L’obiettivo al 2050 è di 450 milioni di tonnellate di stoccaggio annuo (MTA) con un target intermedio al 2040 di 200 MTA.

CATTURARE LA CO2 DALL’ATMOSFERA

Secondo quanto emerge nella bozza della proposta della Commissione Ue  “tra 100 e 200 milioni di tonnellate di CO2 dovranno essere catturate direttamente dall’atmosfera”. Ma, una questione è aperta: cosa fare con la CO2 catturata? Quando il carbonio viene risucchiato dall’aria, scrive Euractiv, può essere immagazzinato nel sottosuolo – la “principale destinazione della CO2 catturata”, come afferma la proposta – o utilizzato per produrre beni come plastica, medicinali o carburante sintetico.

IL DIVARIO NORD-SUD

La cattura e lo stoccaggio del carbonio rischiano di creare divario geografico all’interno dell’Europa, poiché la maggior parte dei progetti di stoccaggio europei sono previsti nel Mare del Nord. Nell’Europa meridionale i piani sono meno avanzati.

Il progetto Porthos nel porto di Rotterdam è l’unico grande progetto CCS in cui è stata presa una decisione finale sull’investimento – per uno stoccaggio di 2,5 mta, invitando come clienti i cluster industriali della regione.

LE PROSPETTIVE FUTURE

I progetti di rimozione del carbonio – spiega Euractiv – richiedono anni per concretizzarsi, rendendo ancora più essenziale avviare tempestivamente i processi normativi e tecnologici. Nel frattempo, la Commissione europea afferma che “svilupperà opzioni politiche e meccanismi di supporto per la rimozione del carbonio industriale, compreso se e come tenerne conto nell’EU ETS”, il sistema di scambio del carbonio dell’UE.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su