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Cingolani

Cingolani: Con nostra strategia in 24-36 mesi saremo indipendenti dalla Russia

Il messaggio importante è che se non abbiamo interruzioni domani ogni giorno guadagnato ci permette di andare avanti e di saltare questo periodo difficile senza nemmeno entrare in allerta, tutto rispettando il 55% di decarbonizzaizione

“Noi dobbiamo diversificare: in questo momento abbiamo quattro azioni in corso la prima è ottimizzare la nostra capacità di produrre gas. I nostri rigassificatori sono 3 vanno avanti al 60% del tempo li manderemo avanti per il 100% e produrranno 4-5 mld di mc in più. Ottimizzeremo al massimo la Tap un altro 1,5 mld di mc e stiamo lavorando per aumentare da pozzi esistenti il gas che produciamo noi, da 3 mld se va bene arriveremo a 5. Stiamo siglando inoltre dei contratti con sette Stati con cui stiamo trattando con cui in tempi abbastanza rapidi ci copriranno il fabbisogno. Stiamo installando due nuovi rigassificatori galleggianti sui quali abbiamo dato mandato a Snam per 5 mld di mc ciascuno”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ascoltato in commissione Esteri della Camera nell’ambito della ratifica del Trattato di cooperazione bilaterale rafforzata tra Italia e Francia firmato il 26 novembre 2021.

IN 24-36 MESI INDIPENDENTI DALLA RUSSIA

“Credo che se la nostra strategia che è cominciata nel primo istante della crisi andrà in porto, già per la fine di quest’anno avremo una considerevole quota di gas che fluirà e riusciremo a fare i 12 mld di stoccaggi che ci servono. Credo che ragionevolmente in un tempo che va da 24 a 36 mesi da oggi dovremo essere indipendenti. Attenzione che non basta perché è a gas costante”, ha avvertito il ministro. “Dal punto di vista delle nostre azioni stiamo contestualmente accelerando sulle rinnovabili con le liberalizzazioni fino a 200kW, agrofotovlatico, energy communuty, stiamo accelerando sulle circolarità con tempi che non erano concepibili in tempi non di crisi e sulla parte biofuel”e “stiamo elaborando delle semplificazioni ulteriori. Il messaggio importante è che se non abbiamo interruzioni domani ogni giorno guadagnato ci permette di andare avanti e di saltare questo periodo difficile senza nemmeno entrare in allerta, tutto rispettando il 55% di decarbonizzaizione”, ha ammesso il ministro.

DOBBIAMO RIMPIAZZARE 29 MLD DI MC

“In questo momento abbiamo una priorità, rimpiazzare 29 mld di mc di gas che fluiscono dalla Russia ogni anno e che rappresentano circa il 40% del consumo nazionale. Essendoci legati come il resto d’Europa così intimamente alle importazioni dalla Russia è chiaro che lo scoppio della guerra e la manifesta inaffidabilità di questa partnership richiedono un cambiamento forte. Non c’è un soluzione per ogni paese, serve una risposta europea, concertata, pur tenendo conto che ogni paese parte da situazioni locali completamente diverse”, ha detto il ministro della Transizione ecologica “L’Italia ha il 95% di gas importato ne produce pochissimo di suo e di questo 95% lcirca la metà viene della Russia mentre su tutta l’energia primaria circa un terzo da rinnovabili, per cui abbiamo un energy mix stretto solo gas e rinnovabili e nella componente gas che vale due terzi siamo fortemente legati alla Russia. Questa è una debolezza del sistema italiano. Tuttavia siamo interconnessi a cinque gasdotti – ha precisato il ministro – e tre facility di rigassificazione. Il fatto di avere cinque autostrade, cinque gasdotti ci facilita enormemente nella diversificazione perché ognuno interessa altri paesi ed è più semplice per noi andare a contrattare forniture”.

“Altri paesi hanno un mix energetico più ampio però per esempio la Germania tolto il Nord Stream 1 non ne hanno altri e infatti hanno confermato che il 25% rimarrà tale”, ha aggiunto Cingolani facendo esempi anche su Francia e Spagna con la quale “qualcuno parla di fare un gasdotto sottomarino fino all’Italia”.

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