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Europa

Clima, S&P: impegni Ue al 2050 non ostacolati da Covid-19

Il cambiamento delle abitudini e delle preferenze dei consumatori in una ripresa della COVID-19 potrebbe spingere le aziende e i governi a fare di più in termini di ecologizzazione dell’economia in aiuto al clima

L’obiettivo Ue di raggiungere il livello ‘carbon-free’ entro il 2050 in tutta Europa rimane intatto nonostante la pandemia COVID-19, anche se potrebbero esserci alcuni ritardi a breve termine per azioni politiche specifiche nei suoi confronti. È quanto afferma S&P Global Ratings in un rapporto pubblicato su RatingsDirect: The EU’s Drive For Carbon Neutrality By 2050 Is Undeterred By COVID-19.

PRESSIONE DA CRISI ECONOMICA MA NESSUN IMPATTO SU POLITICHE CLIMATICHE

“La crisi economica sta mettendo sotto pressione l’impegno Ue per il Green Deal – ha detto l’analista di credito di S&P Global Ratings Anna Liubachyna -. Lo sviluppo di politiche climatiche a lungo termine potrebbe essere messo da parte a favore di stimoli economici a breve termine per affrontare le conseguenze della crisi COVID-19. Tuttavia, non ci sono indicazioni che ciò si stia effettivamente verificando a livello Ue e la politica climatica nazionale sta ancora procedendo verso questa fase”.

IL CAMBIAMENTO DELLE ABITUDINI DEI CONSUMATORI POTREBBE SPINGERE LE AZIENDE E I GOVERNI A FARE DI PIÙ

Alcuni settori, come quello automobilistico e dell’aviazione, stanno spingendo verso standard e impegni ambientali più severi, evidenziando i costi della crisi COVID-19 per le loro imprese. C’è anche il rischio che il calo della domanda globale di energia possa ritardare gli investimenti nella transizione energetica.

Tuttavia, secondo il rapporto, il cambiamento delle abitudini e delle preferenze dei consumatori in una ripresa della COVID-19 potrebbe spingere le aziende e i governi a fare di più in termini di ecologizzazione dell’economia.

L’UE POTREBBE VEDERLA COME UN’OPPORTUNITÀ PER RIDARE ENERGIA AL SUO IMPEGNO

Mentre i governi rimangono concentrati ad affrontare gli effetti immediati della crisi, i piani di finanziamento specifici per la ripresa rimangono indeterminati. “L’Ue potrebbe vederla come un’opportunità per ridare energia al suo impegno per la neutralità del carbonio entro il 2050, per esempio aggiungendo una qualche forma di obiettivo ambientale al potenziale fondo di recupero attualmente in discussione – ha detto Marion Amiot, Senior Economist di S&P Global Ratings -. Dato il chiaro mandato dell’Ue ad affrontare il cambiamento climatico, pensiamo sia probabile che la transizione verso sistemi di produzione più ecologici sarà un ingrediente della risposta alla ripresa”.

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