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Wopke Hoekstra Commissione Ue Clima Obiettivi 2040 Von Der Leyen Italia Pichetto Fratin

Cosa farà l’Ue sul clima prima delle elezioni di giugno?

Nel primo trimestre dell’anno appena iniziato, verosimilmente a febbraio, la Commissione europea con il responsabile al clima Wopke Hoekstra presenterà gli obiettivi al 2040. Tutti i dettagli

Nuovo anno, nuove scadenze. Per l’Unione europea, come noto, tra sei mesi sarà tempo di elezioni. Una tornata molto attesa, anche perché legata a quella americana di novembre. Ma non solo: reggerà alla prova del bis la maggioranza Ursula o sarà tempo di un’Ue a trazione centrodestra? Discorsi e attese che valgono non solo dal punto di vista essenzialmente politico ma anche nell’ottica dei temi. Come sul clima.

Ed ecco che, a proposito di scadenze, proprio nel primo trimestre 2024 l’attuale Commissione dovrà presentare la proposta per gli obiettivi al 2040. Un lascito non proprio trascurabile per i nuovi inquilini di Palazzo Berlaymont.

LA ROADMAP SUL CLIMA DELLA COMMISSIONE UE DA QUI A GIUGNO

Come scrive su Euractiv Nathan Canas, la data da segnare sul calendario è il 6 febbraio. Tra un mese e tre giorni. In quel giorno, infatti, è prevista la presentazione della proposta della Commissione Ue sugli obiettivi climatici al 2040.

Dopo le dimissioni di Frans Timmermans per partecipare alle elezioni olandesi di fine novembre, il successore Wopke Hoekstra non è arrivato sotto i migliori auspici per una seria e credibile lotta sulle emissioni e il climate change. Anche se, dal fronte politico opposto della destra, su Timmermans non erano mai mancate accuse di muoversi con troppa ideologia green. Però, ricorda Canas, “Hoekstra si è impegnato a difendere una riduzione del 90% delle emissioni nette di gas serra entro il 2040, in linea con il parere del Comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici, che raccomandava una riduzione del 90-95%”.

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Con quanto deciso a ottobre da Hoekstra, secondo i ricercatori del London Stock Exchange Group (LSGE), tale obiettivo del 90% al 2040 farà salire i prezzi del carbonio dell’UE oltre i 400 euro e garantirà una decarbonizzazione quasi completa a livello industriale.

I DIBATTITI IN CORSO

Secondo i gruppi ambientalisti, al 2040 l’Ue dovrebbe garantire la riduzione totale delle emissioni. E il dibattito è aperto anche sul ricorso ai tagli della CO2 agendo sulla conservazione delle foreste e della natura.

Sul versante opposto, quello degli industriali, i timori sono legati alla tenuta dei settori produttivi interessati da questa drastica roadmap climatica. Ecco allora che il tiro alla fune è continuo anche su soluzioni come la Ccs, la cattura e lo stoccaggio di carbonio.

Alla ripresa dei lavori dopo le feste natalizie, il 16 gennaio si terrà il Consiglio Ambiente presieduto dal Belgio. Poi, dopo il 6 febbraio, la successiva data da segnare sul calendario sarà quella del 25 marzo per gli scambi formali in un nuovo meeting dei ministri. Poi, dopo le elezioni del 9 giugno, il 27-28 si terrà il dibattito sull’agenda strategica 2024-2029. L’ultima plenaria del Parlamento sarà, invece, il 22-25 aprile: entro allora verrà approvata la legislazione, ecco perché non deve stupire la distanza rispetto alla data del 6 febbraio.

IL MASE PRESENTA IL PIANO DI ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Intanto, l’Italia ha presentato il Pnacc, il piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici firmando – il 21 dicembre – il decreto 434. Un “passo importante per la pianificazione e l’attuazione delle azioni di adattamento ai cambiamenti climatici nel nostro paese”, lo ha definito il ministro Gilberto Pichetto Fratin.

A settembre, invece, il Mase ha trasmesso al Parlamento l’aggiornamento del Pniec già inoltrato a giugno scorso alla Commissione europea. La revisione da Palazzo Berlaymont si concluderà entro la fine del prossimo mese di giugno, quello delle elezioni per il rinnovo dei vertici dell’Unione.

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