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Ue

Nel 2023 i combustibili fossili russi potrebbero costare all’Ue 30 mld/euro

Nel 2019 l’Ue ha pagato alla Russia 112 miliardi di euro per i combustibili fossili; nel 2020, 68 miliardi di euro; e nel 2021, 123 miliardi di euro. Quanto pagherà o, meglio, potrebbe pagare nel 2023?

Per l’Ue è stata una priorità ridurre i pagamenti alla Russia. Un’analisi condotta da Bruegel ricorda che le sanzioni sul greggio trasportato via mare sono entrate in vigore nel dicembre 2022 e sui prodotti petroliferi raffinati nel febbraio 2023. Tuttavia, sebbene il commercio energetico UE-Russia sia stato ridotto, non si è certo fermato, senza sanzioni finora imposte al gas russo.

In questo contesto, quali flussi di energia dalla Russia ci si può aspettare nei prossimi 12 mesi e quanto pagherà l’UE?

QUANTO HA PAGATO E QUANTO PAGHERÀ L’UE ALLA RUSSIA

Nel primo anno dopo l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio 2022, l’Unione europea ha pagato poco meno di 140 miliardi di euro alla Russia per i combustibili fossili, di cui 83 miliardi di euro per il petrolio e 53 miliardi di euro per il gas naturale; si legge in un’analisi di Bruegel. Altri 3 miliardi di euro sono stati spesi per il carbone. I pagamenti per le importazioni di petrolio comprendevano 53 miliardi di euro per il greggio e 30 miliardi di euro per i prodotti petroliferi raffinati. Le importazioni di gas sono state suddivise tra 41 miliardi di euro per le importazioni di gasdotti e 12 miliardi di euro per il gas naturale liquefatto (GNL).

Il volume e il prezzo sono entrambi incerti, ma – secondo quanto stima Bruegel – l’UE potrebbe pagare alla Russia tra 14 e 69 miliardi di euro nei prossimi 12 mesi, a seconda delle ipotesi (si veda l’appendice). In uno scenario di base, l’importo sarebbe di 29 miliardi di euro (tabella 1). Per fare un confronto, nel 2019 l’UE ha pagato alla Russia 112 miliardi di euro per i combustibili fossili; nel 2020, 68 miliardi di euro; e nel 2021, 123 miliardi di euro.

QUANTO POTREBBE COSTARE IL GAS?

L’Ue – continua l’analisi di Bruegel – ha ridotto le sue importazioni di energia dalla Russia dal febbraio 2022. Tuttavia, non ha eliminato del tutto la sua dipendenza, in particolare dal gas. Nei prossimi 12 mesi, l’UE potrebbe ancora pagare 21 miliardi di euro alla Russia per il gas, che saliranno a 55 miliardi di euro. In uno scenario di pagamenti elevati, l’UE potrebbe finire per inviare alla Russia 68 miliardi di euro, più o meno l’equivalente del volume totale di aiuti militari forniti dall’alleanza che sostiene l’Ucraina in un anno 8 .

La più grande leva inutilizzata per ridurre questi pagamenti sono le sanzioni sul gasdotto russo e sul GNL russo. Le esenzioni dalle sanzioni per le importazioni di petrolio russo sono meno significative, anche se è probabile che esistano importazioni indirette di petrolio russo 9. Le sanzioni energetiche dell’UE alla Russia rimangono incomplete e c’è ancora spazio per rafforzarle; conclude Bruegel.

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