Skip to content
Ucraina Russia

Nonostante l’accordo Putin-Trump, la Russia continua ad attaccare le infrastrutture energetiche in Ucraina

In un comunicato diffuso ieri, la Casa Bianca ha spiegato che Trump e Putin “hanno concordato che il percorso verso la pace inizierà con un cessate il fuoco riguardante l’energia e le infrastrutture”

Ieri, al termine di una lunga telefonata, il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin hanno concordato che la Russia interromperà per 30 giorni gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine.

TRUMP E PUTIN CONCORDANO IL PERCORSO VERSO LA PACE IN UCRAINA

In un comunicato diffuso ieri, la Casa Bianca ha spiegato che Trump e Putin “hanno concordato che il percorso verso la pace inizierà con un cessate il fuoco riguardante l’energia e le infrastrutture, oltre che con negoziati tecnici per l’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, fino a un cessate il fuoco completo e una pace permanente. I due leader hanno concordato che un futuro con relazioni bilaterali migliorate tra gli Stati Uniti e la Russia offre enormi opportunità”, tra cui, “una volta raggiunta la pace, importanti accordi economici e una maggiore stabilità geopolitica”.

NELLA NOTTE NUOVI ATTACCHI RUSSI, KIEV RISPONDE

La Russia ha lanciato un attacco con droni sul sistema elettrico che alimenta le ferrovie nella regione ucraina di Dnipropetrovsk, al centro del Paese. Lo ha annunciato la compagnia ferroviaria statale Ukrzaliznytsya, come riferito dalla BBC.

L’attacco arriva poche ore dopo l’accordo tra il presidente americano Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, con il quale quest’ultimo si è impegnato a sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine per 30 giorni.

Inoltre, l’Aeronautica militare ucraina ha riferito che stanotte le forze russe hanno attaccato il Paese con due missili balistici Iskander-M, quattro missili antiaerei S-300 e 145 droni, mentre le autorità russe stamattina hanno riferito che, a seguito di un attacco con droni da parte di Kiev, è scoppiato un incendio in un deposito di petrolio nella regione di Krasnodar, ad est del confine con l’Ucraina.

GLI ATTACCHI RUSSI ALLE STRUTTURE UCRAINE

Nel 2023 la Russia ha colpito soprattutto le reti di trasmissione, mentre nel 2024 ha distrutto gli impianti di produzione, che sono molto più costosi e richiedono anni per essere ricostruiti o riparati. Nell’aprile 2024 il primo ministro ucraino Denys Shmyhal affermò che tra marzo e aprile Kiev aveva perso oltre 6 GW di capacità della rete elettrica e l’80% della capacità termica, il che aveva comportato tagli all’elettricità, al riscaldamento e all’acqua corrente per 2 milioni di persone.

Nell’aprile dello scorso anno l’intera capacità di generazione termica ed elettrica di Kharkiv era stata distrutta, inclusa una centrale termica ed elettrica combinata (CHPP-5) che copriva il 55% del fabbisogno elettrico della città e il 35% del riscaldamento.

GLI EFFETTI SULLA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA UCRAINA

Secondo una valutazione congiunta dell’UNDP e della Banca Mondiale del 5 aprile 2024, dal 2022 la capacità di produzione di energia elettrica dell’Ucraina è stata ridotta complessivamente del 61% a causa dei danni causati dagli attacchi russi.

Il rapporto stimava che il costo preliminare per compensare le capacità perse a causa degli attacchi missilistici sarebbe stato pari a 6,2 miliardi di euro in una prospettiva di 3-5 anni, ipotizzando che le capacità di idrogenerazione sarebbero state ripristinate in un massimo di 3 anni e che le capacità di generazione termica sarebbero state sostituite da generazione decentralizzata di pistoni a gas e turbine a gas.

GLI ATTACCHI RUSSI IN UCRAINA TRA LA FINE DEL 2024 E L’INIZIO DEL 2025

Il 13 dicembre 2024 l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) riportava che, “a causa di un massiccio attacco missilistico russo, cinque dei nove blocchi energetici delle centrali nucleari ucraine hanno ridotto la loro capacità”. Più di recente, il 9 marzo 2025 l’esercito russo ha attaccato con droni e missili alcune infrastrutture energetiche e del gas ucraine. Il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, aveva spiegato che le infrastrutture energetiche e del gas in varie regioni del Paese “sono state, ancora una volta, colpite da un massiccio attacco di missili e droni” e che venivano adottate “tutte le misure necessarie per stabilizzare le forniture di energia e gas”.

Lo stesso giorno, la società energetica ucraina Naftogaz ha dichiarato che l’attacco russo ha danneggiato i suoi impianti di produzione di gas: “gli impianti di produzione che garantiscono la produzione di gas sono stati danneggiati. Fortunatamente, non ci sono state vittime”. Il governatore di Ternopil, Viacheslav Nehoda, aveva affermato che l’attacco aveva colpito un impianto industriale critico nella regione occidentale, annunciando possibili limiti alle forniture di gas. Infine, nella regione settentrionale di Chernihiv un attacco ha danneggiato uno degli impianti di produzione, mentre il governatore della regione occidentale di Ivano-Frankivsk, Svitlana Onyshchuk, aveva affermato che la difesa aerea aveva respinto un attacco alle strutture infrastrutturali.

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

Rispettiamo la tua privacy, non ti invieremo SPAM e non passiamo la tua email a Terzi

Torna su