Anac denuncia gravi irregolarità nelle concessioni pubbliche. Anche nel settore distribuzione gas
Anac punta il dito contro le concessioni pubbliche e denuncia, informando governo e Parlamento, “fenomeni particolarmente gravi di inosservanza o di applicazione distorta della normativa di settore” nel settore autostrade, gas, aeroporti e altro. II presidente dell’Authority anticorruzione, Raffaele Cantone, chiede a chi di dovere di agire in fretta per evitare “una serie di fenomeni potenzialmente sintomatici di singolari criticità e anomalie”.
L’Anac ha analizzato i 6.700 moduli pervenuti incrociando i dati forniti dagli enti pubblici concedenti e dalle società concessionarie notando “incongruenze” e “divergenze” tra dati economici comunicati dalle due parti.
IL FRONTE GAS
L’Anac, sul fronte gas, chiede di fare nuove gare, controllando di più tutti i concessionari ed, eventualmente, rivisitando “le concessioni in essere”. Il documento spiega che attualmente sono scadute 3.728 concessioni e di queste oltre il 72% nel settore del gas, con rischio di “dumping”, “rovesciamento delle norme sulla concorrenza” e “monopolio di fatto” in mano a pochi big (con la conseguenza di poter decidere più facilmente sulle tariffe applicabili).
Ad oggi, infatti, queste concessioni “sopravvivono con proroghe sistematiche”, mentre le procedure di gara dovrebbero essere state avviate almeno un anno prima della scadenza.
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