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Carburanti

Consumi petroliferi in calo a ottobre. L’analisi Unem

Per il mese di novembre, stando ai dati del “modello dinamico”, si stima una “ulteriore significativa contrazione dei consumi dovuta alle nuove misure che hanno progressivamente incluso in zona rossa e arancione aree sempre più ampie del Paese

I consumi petroliferi di ottobre evidenziano una nuova incisiva flessione che riflette il ritorno progressivo ad una situazione emergenziale e quindi alle misure di limitazione degli spostamenti e delle attività economiche. È quanto emerge dal consueto bollettino di Unem. In sintesi, il calo è stato complessivamente di oltre 13% rispetto allo stesso mese del 2019. Benzina e gasolio insieme hanno fatto segnare un meno 11%, a conferma che il dato positivo di settembre non era indice di una reale inversione di tendenza. Confermate le difficoltà per il carburante per aerei che a ottobre ha fatto registrare un calo di oltre il 66%. Stando alle stime del “modello dinamico”, vista l’estensione delle “zone rosse” ad aree sempre più ampie del Paese, a novembre si stima una nuova ed ulteriore contrazione. Per l’intero 2020 il calo dovrebbe essere superiore al 17%.

I DATI DI OTTOBRE

Più nel dettaglio i consumi petroliferi italiani sono ammontati a circa 4,7 milioni di tonnellate, con un decremento del 13,2% (-712.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2019. Un calo più incisivo rispetto alle stime, che riflette un progressivo ritorno ad una situazione emergenziale, con il maggior ricorso allo smart working, le prime restrizioni agli spostamenti, la nuova flessione dei flussi turistici e la riduzione delle attività industriali e commerciali.
I consumi di carburanti autotrazione (benzina + gasolio), con un giorno lavorativo in meno, sono risultati pari a 2,5 milioni di tonnellate, di cui 0,6 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un decremento dell’11% (-305.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2019. Torna così ad amplificarsi il divario con la situazione del 2019, mostrando che il segnale di settembre in controtendenza non era sintomatico di una reale inversione di tendenza per l’auspicata uscita dalla crisi pandemica.

In particolare: la benzina totale ha mostrato un calo del 12,5% (-81.000 tonnellate), analogo l’andamento della benzina venduta sulla rete (-12,4%), sempre rispetto a ottobre 2019; il gasolio autotrazione evidenzia un decremento del 10,5% (-224.000 tonnellate), mentre il gasolio venduto sulla rete una flessione dell’11,6%, in conseguenza di un andamento leggermente meno negativo del gasolio extra-rete usato soprattutto per il trasporto merci (-9,9%).
Segno sempre in forte flessione per il carburante per aerei, i cui consumi rimangono fortemente ridotti e senza alcun segnale di recupero, con un -66,4% rispetto allo stesso mese del 2019 e con la componente dell’aviazione militare ancora in crescita (+9,9%) che ha solo leggermente attenuato il drastico calo degli usi di jet fuel per l’aviazione civile (-70,1%).

Tra gli altri principali prodotti petroliferi si confermano in territorio positivo, anche per questo mese, il bitume (+13,8%) ed i lubrificanti che mostrano segni di ripresa (+4,6%)

LE PREVISIONI DI NOVEMBRE

Per il mese di novembre, stando ai dati del “modello dinamico”, si stima una “ulteriore significativa contrazione dei consumi dovuta alle nuove misure che hanno progressivamente incluso in zona rossa e arancione aree sempre più ampie del Paese. Le attuali zone rosse e arancioni rappresentano infatti aree ove nel 2019 sono stati consumati rispettivamente il 41,2% e il 33,3 % dei volumi complessivi di carburanti erogati sul territorio nazionale. Peraltro anche nelle zone gialle si registra una riduzione dei consumi a seguito delle nuove misure che hanno imposto limiti a diverse attività commerciali e non, nonché vietato gli spostamenti in specifiche fasce orarie”, sottolinea Unem.

“Valutando anche l’impatto delle attuali restrizioni a livello di ciascuna Regione, si stima che il calo dei primi undici mesi sarà superiore ai 9,5 milioni di tonnellate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si accentua quindi anche la flessione su base annua, che potrebbe attestarsi oltre i 10 milioni di tonnellate (-17%), anche nell’ipotesi di un’evoluzione positiva dell’emergenza sanitaria e l’attenuazione delle attuali misure nell’ultima parte di dicembre”, evidenzia ancora Unem che da ultimo ricorda che nel mese di ottobre le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato un calo dello 0,1% con un effetto incentivi già sfumato. Nonostante la forte crescita delle ibride, più del 70% delle vetture immatricolate nel mese hanno ancora una alimentazione “tradizionale”.

I PRIMI DIECI MESI 2020

I consumi petroliferi italiani sono ammontati a 41,8 milioni di tonnellate, con un decremento del 17,1% (-8.622.000 tonnellate) rispetto ai primi dieci mesi del 2019. Al contempo, secondo i dati Unem, i consumi di carburanti per autotrazione (benzina + gasolio) sono risultati pari a poco meno di 22 milioni di tonnellate, con un decremento del 18% (-4.716.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2019.

In particolare, rispetto al periodo gennaio-ottobre 2019: la benzina totale ha mostrato un decremento del 20,4%; la benzina venduta sulla rete ha mostrato una discesa del 20,1%; il gasolio autotrazione ha evidenziato un calo del 17,3%, mentre il gasolio venduto sulla rete del 19,8%.

Nei primi dieci mesi 2020 le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato una riduzione del 30,9%. Quelle a benzina hanno rappresentato il 39,1% del totale (era il 44% nel corrispondente periodo 2019), quelle diesel il 34,1 % (era il 40,6% nello stesso periodo del 2019) mentre le ibride il 16% (era il 5,9% nello stesso periodo del 2019). Quanto alle altre alimentazioni, nel periodo considerato il peso delle auto a Gpl e stato del 6,7%, a metano del 2,3% e delle elettriche dell’1,8%.

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