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Cop26: tutto rimandato?

La bozza di accordo di Cop26 è solo un impegno a prendere nuovi e futuri impegni?

E’ l’ultimo giorno di negoziati a Cop26, ma ancora non c’è un accordo tra i diplomatici con impegni ed obiettivi ambiziosi.

La bozza finale del documento mantiene l’invito a tutti i Paesi a ridurre le emissioni climalteranti e chiede alle nazioni di eliminare gradualmente i sussidi per i combustibili fossili, principale causa artificiale del riscaldamento globale. L’accordo, infatti,  precisa che il mondo deve ridurre le emissioni di gas serra del 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030 e azzerare entro il 2050 per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C. Indicazioni deboli e non sufficienti, forse, per far rimanere davvero vivo l’obiettivo ambizioso dell’Accordo di Parigi 2015 di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali.

Gli impegni presi attualmente da leader e diplomatici non bastano, secondo alcuni esperti, a rispettare l’obiettivo, con  la temperatura mondiale aumenterebbe ben oltre il limite di 1,5 gradi.

L’accordo attuale sembra essere una prova di bilanciamento tra richieste e necessità di nazioni che sono vulnerabili ai cambiamenti climatici e tra chi difficilmente riesce ad abbandonare i combustibili fossili, denuncia Reuters.

Che oggi, ultimo giorno disponibile, i diplomatici partoriscano una nuova e più ambiziosa bozza dell’accordo? Le speranze sono poche, mentre la pressione, da parte di associazioni e attivisti, cresce.

In questa Cop26 i negoziatori, forse, stanno tentando di stabilire nuovi requisiti per raccogliere impegni in futuro.  Un aggiornamento degli impegni potrebbe essere fissato per il 2022, sostiene sempre Reuters.

Tutto rimandato (?).

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