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fusione nucleare Gruppo Mondiale

Cosa è emerso dalla prima riunione del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione

Oggi alla Farnesina rappresentanti governativi e di istituzioni pubbliche e private hanno discusso di come la tecnologia della fusione nucleare potrà essere messa al servizio dello sviluppo mondiale

Nella mattinata di oggi, nella sede del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale si è svolto l’evento inaugurale, a livello ministeriale, del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione (World Fusion Energy Group). Co-organizzato dall’Italia e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), l’evento ha riunito rappresentanti governativi e di istituzioni pubbliche e private per discutere di come questa promettente tecnologia potrà essere messa al servizio dello sviluppo mondiale.

All’evento sono intervenuti il Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Grossi, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano.

TAJANI: FUSIONE IMPORTANTE PER FAVORIRE COMPETITIVITÀ E CRESCITA

“Questa ricerca deve permetterci di essere competitivi sul mercato mondiale. L’Itala ha costi dell’energia troppo alti per un Paese che è la seconda potenza industriale dell’Unione europea. È quindi nostro interesse favorire tutto ciò che riguarda la ricerca nel settore del nucleare”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, partecipando all’evento inaugurale del World Fusion Energy Group, il Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, svoltosi oggi nella sede del Ministero degli Affari Esteri.

“Il tema della fusione – ha aggiunto Tajani – è di straordinaria attualità e importanza, se vogliamo competere e favorire la crescita dei nostri Paesi. Senza innovazione e senza ricerca è difficile favorire la crescita. Il tema energetico è fondamentale, i costi e la forza dell’energia sono per tutti noi degli strumenti determinanti Dobbiamo trovare anche nuove forme di collaborazione nel campo degli investimenti, per questo credo nella necessità di avere una sempre maggiore presenza di privati, che svolgeranno un ruolo fondamentale. Noi abbiamo impresso una svolta con l’azione del governo a favore del nucleare, un nucleare pulito e sicuro. Per questo, per avere un nucleare sicuro, bisogna favorire la ricerca, che è uno strumento fondamentale per l’innovazione, per la competitività e per la crescita.

PICHETTO: VOGLIAMO RENDERE FUSIONE FONTE DI ENERGIA E CRESCITA SOSTENIBILE

“Siamo profondamente convinti – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin – che sulla strada verso la sicurezza energetica e la decarbonizzazione, così come sosteniamo che nessuno deve essere lasciato indietro, allo stesso tempo, secondo il principio della neutralità tecnologica, crediamo che nessuno strumento o tecnologia vadano esclusi, se sicuri, efficaci, sostenibili e basati sulla scienza. È un approccio che seguiamo ‘a casa’, ma che promuoviamo anche in tutti gli ambiti internazionali in cui siamo protagonisti”.

“Come ogni Paese – ha aggiunto Pichetto -, l’Italia ha l’obiettivo prioritario di favorire stabilità e sicurezza del proprio sistema energetico, creando un ecosistema di innovazione che attiri investimenti e talenti e rafforzando la competitività. Al tempo stesso, siamo di fronte ad una sfida che nessun Paese, per quanto avanzato nella ricerca e nelle risorse, può affrontare da solo.

L’Italia lavora quindi per essere uno degli hub internazionali in questo settore strategico e per questo il Mase collabora strettamente con la IAEA e tutte le altre organizzazioni impegnate. Stephen Hawkin diceva che la fusione ‘è una delle risorse energetiche più promettenti e può aiutarci a garantire un futuro sostenibile’. In questo senso, intendiamo contribuire a fare della fusione una risorsa che sia fonte al tempo stesso di energia e crescita sostenibile e condivisa. Sappiamo che la strada per raggiungere questo ambizioso obiettivo è ancora lunga e complessa, ma sono certo che le discussioni che avremo oggi e le collaborazioni che da questo incontro emergeranno tra i nostri Ministeri e organizzazioni segneranno un passo in avanti importante su questa strada”.

GROSSI (AIEA): LA FUSIONE NUCLEARE E’ A PORTATA DI MANO

“Questo primo Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione – ha dichiarato il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi – è un contesto internazionale con molte sfide, ma anche opportunità. Opportunità per l’Italia, per l’Europa e per il mondo”.

“C’è un ritorno sul nucleare – ha aggiunto Grossi – perché abbiamo problemi e sfide convergenti sulla crescita economica, ma anche quelle legate al cambiamento climatico, la necessità di fonti di energia pulite. In questo senso, lo scorso anno abbiamo visto alla COP di Dubai lo storico consenso internazionale sull’idea che il nucleare deve essere accelerato: non solo tollerato o accettato, ma accelerato. Vediamo ogni settimana che industrie diverse stringono accordi con società nucleari, perché la domanda e l’elettrificazione sono una realtà e dobbiamo offrire ai nostri Paesi soluzioni pratiche”.

Secondo Grossi, “Germania, Regno Unito, Russia, Cina, Giappone e Corea del Sud hanno iniziative importantissime sulla fusione. Perché questo gruppo mondiale di fusione? Perché la fusione adesso è a portata di mano, non è più solamente un’iniziativa tecnologica scientifica o quasi utopica, e questo si vede nell’interesse del settore privato, che per me è importantissimo. Collegare il privato in questo impegno globale della fusione evidenzia la necessità di una piattaforma inclusiva, che aiuti in questo senso. L’AIEA è un po’ la casa di tutti, del nucleare pacifico, industriale, energetico. Abbiamo deciso di articolare tutti questi impegni a livello della ricerca e degli investitori privati. In questo momento abbiamo tutti i pezzi del puzzle: dobbiamo metterli insieme e lavorare in questo senso”.

MANTOVANO: OGGI GETTIAMO LE BASI DI UNA NUOVA DIPLOMAZIA ENERGETICA

Per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano,  “l’Italia è convinta che l’energia da fusione sia una tecnologia che ha le potenzialità per garantire la sicurezza energetica, ridurre l’uso dei combustibili fossili, salvaguardare la competitività del sistema economico. L’Italia è particolarmente impegnata nei confronti dell’energia da fusione a vari livelli che sono stati già ricordati. Penso al Nucleo Energy Summit dello scorso marzo a Bruxelles e al lavoro portato avanti nell’ambito del G7 Clima, energia e Ambiente di Torino. L’energia da fusione ha trovato spazio anche nel comunicato finale del vertice G7 di Borgo Egnazia, sotto la presidenza italiana. Siamo qui grazie alla nostra tradizione, al prestigio della nostra ricerca scientifica al contributo fondamentale che l’Italia ha dato al progresso tecnologico mondiale, restiamo il più nucleare tra i Paesi non nucleari, nonostante abbiamo interrotto la produzione di energia elettronucleare alla fine degli Anni 80”.

“Non c’è mai stata né mai ci sarà un’unica soluzione capace di costruire una solida alternativa all’approvvigionamento da fonti fossili. La strada giusta è quella di un mix energetico equilibrato, nel rispetto della neutralità tecnologica, che non escluda nulla e che ci permetta di esplorare tutte le opzioni. Nel cammino che abbiamo davanti per raggiungere il traguardo finale dell’energia della fusione non sono da escludere i passaggi intermedi, come i reattori a fissione di quarta generazione, potrebbero fare da ponte dagli idrocarburi alla futura fusione. Oggi avviamo un percorso ambizioso di condivisione di discussione che riguarderà non solo la situazione attuale dell’energia da fusione, ma il cammino da percorrere per tagliare questo traguardo. Il gruppo che inauguriamo oggi spinge ciascuno di noi a guardare oltre i propri confini e a gettare le basi di una nuova diplomazia energetica che moltiplichi le occasioni di cooperazione tra il Nord e il Sud del mondo”.

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